Violenta bimbo disabile, niente carcere

Il gip Giovanni Ghini dispone l’obbligo di firma, l’allontanamento dal ragazzino e il divieto di espatrio. L’imputato 21enne ha confessato l’abuso. Il pm farà ricorso: "Deve andare in cella"

Il giudice Giovanni Ghini

Il giudice Giovanni Ghini

Reggio Emilia, 18 agosto 2017 – Non va in carcere il 21enne pakistano, richiedente asilo, arrestato con l’accusa di aver violentato un bambino disabile nella Bassa reggiana.

Lo ha deciso il gip Giovanni Ghini dopo l’interrogatorio di garanzia durante il quale l’indagato ha confessato di aver avuto un rapporto con il minorenne lo scorso 10 luglio, sostenendo che il giovane fosse consenziente.

L’indagato deve ora sottostare all’obbligo di firma ed è stato disposto anche l’allontanamento dalla vittima della violenza e il divieto di espatrio. Resta da capire dove il 21enne pakistano andrà a vivere, posto che il connazionale che gli dava ospitalità ha deciso – alla luce di quanto accaduto – di mandarlo via.

Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, titolare dell’inchiesta sull’abuso condotta dai carabinieri, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per il 21enne e ha annunciato il ricorso al Riesame contro la decisione del gip.