Violenza sessuale, marocchino 32enne da ieri a processo

Con le testimonianze degli inquirenti e dell’amica a cui lei aveva chiesto aiuto, è cominciato il processo che vede imputato un 32enne marocchino per pesanti reati nei confronti della moglie, una 34enne reggiana. Lui era stato arrestato il 30 settembre 2019 per violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, minacce e lesioni aggravate, e ora si trova in carcere. Davanti alla corte presieduta dal giudice Giovanni Ghini, il processo per l’uomo, difeso dall’avvocato Gisella Mesoraca, proseguirà in febbraio, quando sarà sentita la parte offesa. La coppia viveva in uno stabile occupato abusivamente da loro e da altri senzatetto. Nel maggio 2019, lui l’avrebbe picchiata e rinchiusa per tre giorni nella casa, togliendole i cellulari e minacciando di uccidere lei e i suoi gatti ricevuti in dono dalla madre morta. A fine agosto, invece, sarebbe avvenuto lo stupro. Poi lei racconta di averlo convinto a cercare una nuova sistemazione e di non essere scappata solo perché lui aveva minacciato di uccidere i gatti. La donna era riuscita a mandare un messaggio per chiedere aiuto a un’amica ("Help"), che aveva allertato il 113. "Ti faccio fare la stessa fine della ragazza cinese uccisa a Reggio", avrebbe detto alla moglie, evocando Hui Zhou, la 24enne accoltellata l’8 agosto 2019 nel bar ‘Moulin rouge’.

al.cod.