"Vogliamo un vero pronto soccorso"

Il gruppo misto sollecita l’amministrazione a dare garanzie: "Con 80mila utenti è irrinunciabile un servizio h24"

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Una mozione per sollecitare la riapertura, ad orario continuato, del pronto soccorso del Magati con il mantenimento dell’automedica anche di notte. Il documento è stato presentato dai consiglieri del gruppo misto di Scandiano Davide Beltrami e Alessandro Nironi Ferraroni che propongono una raccolta firme sui temi sanitari sollevati, al centro di molte polemiche politiche. I consiglieri hanno spiegato che da marzo 2020 "i servizi erogati dall’ospedale Magati hanno subito una sensibile rimodulazione al fine di far fronte alle esigenze dettate dall’emergenza epidemiologica Covid-19. Uno tra i primi servizi sospesi a causa della pandemia è stato quello erogato dal presidio di pronto soccorso. L’azienda sanitaria locale, di intesa con l’assessorato regionale competente, ha più volte espresso la volontà di riaprirlo riducendone però drasticamente l’orario di servizio: da 24 ore al giorno a 12".

L’opposizione ricorda che sono state diverse le richieste di chiarimenti, anche da parte di gruppi consiliari, in merito al percorso che ha "portato e porterà allo stravolgimento del Magati con importanti conseguenze sulla vita della popolazione scandianese e del distretto. A seguito di un incontro pubblico, tenutosi in marzo, la dirigenza Ausl ha confermato l’intenzione di riaprire il presidio di pronto soccorso al termine dello stato di emergenza ad orario ridotto".

Gli esponenti della minoranza hanno ribadito che il pronto soccorso di Scandiano ha un bacino d’utenza di circa 80mila cittadini e ritengono che il "servizio, al pari di quello dell’automedica anche in orario notturno, è di irrinunciabile e vitale importanza al fine di mantenere accettabili livelli di assistenza sanitaria, specie in casi d’urgenza. E’ intenzione dei consiglieri che approveranno la mozione promuovere una raccolta firme per coinvolgere ancor più direttamente la cittadinanza sulla problematica".

Beltrami e Nironi Ferraroni sostengono che tutti gli impegni connessi alla riapertura "del pronto soccorso, quanto alle tempistiche, sono stati sino ad ora disattesi". Domandano quindi al sindaco e alla giunta di "adoperarsi per fare in modo, nei limiti delle proprie competenze, che il pronto soccorso sia riaperto, senza indugio e comunque entro e non oltre la fine del 2022 per 24 ore al giorno e che venga mantenuto il servizio di automedica, anche durante la fascia notturna".

Matteo Barca