"Volley ancora senza ’pala’ Non è stato considerato"

Luca ’Bazooka’ Cantagalli, protagonista della generazione di fenomeni, sferza il Comune: "Sprecati soldi facendo ristrutturazione su ristrutturazione"

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di Gabriele Gallo

Protagonista di spicco della "generazione di fenomeni" che, a cavallo tra gli anni ’90 e i 2000 portò la Nazionale italiana di volley, guidata da Julio Velasco, ai massimi livelli mondiali, Luca Cantagalli è rimasto a lungo nell’ambiente della pallavolo come apprezzato tecnico. Ora segue, come ’papà d’arte’ il figlio Diego, schiacciatore della Conad Reggio Emilia, fresca neopromossa in Superlega. Un traguardo che il Volley Tricolore potrebbe però festeggiare per poco, dati i noti problemi legati all’impianto dove la truppa giallorossa dovrebbe disputare il massimo campionato.

Cantagalli, quanto l’ha resa felice la promozione della Conad?

"Moltissimo, soprattutto sono contento per mio figlio. Ho seguito tutte le partite della squadra, in casa e in trasferta, tutte le puntate di questa bellissima favola. E devo dire che hanno compiuto una grande impresa".

Il Volley Tricolore lei lo ha anche allenato, quindi sarà anche una gioia personale…

"Ormai è passato tanto tempo, ma sono sicuramente soddisfatto di avere fatto parte del bellissimo percorso di questa società".

Il Volley Tricolore in Superlega è un po’ una sorpresa…

"Sicuramente sulla carta c’erano formazioni di caratura superiore; ma molto spesso a determinare i successi sono altre variabili".

Un successo che rischia di essere vanificato. E’ informato della situazione del PalaBigi?

"Certo. E il discorso si fa spinoso. Non sono certo io il più esperto per parlare di questa questione ma… se ne parlava già ai tempi in cui allenavo a Reggio. E se dopo diversi anni la situazione è questa significa che il Comune alla pallavolo cittadina non ha mai dato la giusta attenzione. E sicuramente sono stati sprecati un sacco di soldi facendo ristrutturazione dopo ristrutturazione su un impianto che, da sempre, ha ospitato importanti eventi, di diversi sport o di altra natura".

Se la Conad non dovesse giocare a Reggio, crede sia a rischio il campionato stesso?

"A oggi non vedo come sia possibile giocare la Superlega in via Guasco e siccome non sembra saranno concesse deroghe (il presidente di Legavolley Massimo Righi, è stato chiarissimo nell’intervista concessa al Carlino, ndr) sarà un percorso complesso. E in ogni caso non giocare a Reggio sarebbe davvero un peccato, considerando che la città si stava appassionando anche al volley e la Superlega porterebbe maggiore pubblico".

Tornando al gioco , quale è stato il segreto della Conad per centrare la vittoria? "

Raramente ho visto un gruppo di ragazzi così unito e coeso. Hanno sempre avuto una grandissima forza emotiva e la capacità di non smettere mai di lottare quando subentravano delle difficoltà. Poi sicuramente ha influito il fatto di poter giocare a mente libera e senza particolari pressioni, dato che l’obiettivo societario non era certo quello della promozione".