Zona ex Caam, crateri nell’asfalto Cade in bici: prognosi di 30 giorni

L’incidente del 37enne giovedì pomeriggio in via don Jodi, dopo 24 ore la buca era già stata chiusa. Nelle vie adiacenti, invece, restano enormi e pericolose voragini. Il ferito: "Non deve capitare ad altri"

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Una caduta rovinosa in bicicletta, con la ruota anteriore che si impunta in un cratere profondo oltre 15 centimetri, impossibile da vedere con il diluvio di giovedì pomeriggio. Marco Felice Caporale, 37 anni, era a due passi da casa, in via don Zeffirino Jodi, quando è avvenuto l’incidente. Erano circa le 16 quando improvvisamente è stato sbalzato in avanti, battendo violentemente la testa sull’asfalto, cadendo poi con tutto il peso sul braccio destro. Con una temperatura vicina allo zero, è rimasto immerso nell’acqua ghiacciata della pozza che si era formata nell’enorme buca che si trovava appena prima dei cassonetti, all’incrocio con via San Filippo. Mentre Marco perdeva sangue dalla testa e tremava, tentando di resistere al dolore, alcuni passanti lo hanno coperto con gli ombrelli, con cappotti e con alcuni tappetini presi dalle case vicine, in attesa che arrivasse l’ambulanza (ci sono voluti quasi 40 minuti, "il mezzo arriva da Albinea, cercate di capire... ", spiegavano ai soccorritori gli operatori del 118) e una pattuglia della polizia locale.

Dopo circa 24 ore, uscito dall’ospedale, con braccio fratturato e una prognosi di 30 giorni, venerdì Caporale è tornato sul posto con i genitori per fotografare la buca e così poter sporgere denuncia. Ma la buca era... sparita! Rattoppata, con incredibile solerzia comunale, mentre tutte le altre nella stessa via Jodi e nelle vie limitrofe anche nella giornata di sabato erano ancora ben visibili: via Campo Marzio, via dell’Abate, via San Filippo, via Galgana, via Tavolata, via Toschi; ma anche la piazza ex Caam e i marciapiedi di viale Montegrappa sembrano bombardati: un groviera di buche pericolose e indecorose, alcune profonde oltre una spanna.

"La buca in cui sono caduto io è stata subito rattoppata – commenta Caporale –, ma ci tengo a denunciare quanto accaduto perché non capiti ad altri. Ho battuto la testa, ho fatto un volo enorme in avanti e sarebbe potuta andare molto peggio. Ringrazio anzi chi mi ha aiutato in quel momento. Si incentiva tanto l’uso della bicicletta, poi non è possibile tenere le strade del centro in questo modo".

Benedetta Salsi