REDAZIONE REGGIO EMILIA

Zucchero omaggia Daolio "Continuo ad ascoltarlo"

Il bluesman ha incontrato la compagna di Augusto prima del concerto a Ferrara. Sul palco lo ha poi onorato cantando "Un pugno di sabbia" e "Dio è morto"

Zucchero Fornaciari rende omaggio ad Augusto Daolio. E’ accaduto in occasione della tappa di Sugar a Ferrara. Prima di salire sul palco Zucchero ha incontrato il sindaco Alan Fabbri e Rosy Fantuzzi, compagna di Augusto (nelle foto a fianco l’incontro e l’abbraccio tra Zucchero e Rosy Fantuzzi), il cantante e cofondatore dei Nomadi di Novellara. "Ho sempre amato Augusto – ha confidato il bluesman di Roncocesi – pur non avendo avuto l’onore di conoscerlo e di parlarci personalmente. Ma l’ho sempre avuto nel cuore fin da ragazzo. E anche ora, quando sono in giro per il mondo, ascolto i Nomadi, quelli dei tempi di Augusto". Dall’incontro è nata una proposta, formulata da Rosy Fantuzzi: ospitare proprio a Ferrara, il prossimo anno, in occasione del trentennale della scomparsa di Daolio, una mostra benefica con le opere di Augusto, oltre a uno spettacolo a lui dedicato. Proposta che il sindaco Fabbri ha accolto "con estremo piacere".

"Saremo onorati di celebrare un grande emiliano e un artista straordinario – ha detto – e poter sancire questa iniziativa alla presenza di Zucchero rende l’idea ancora più affascinante, evocativa, nel segno di una straordinaria tradizione musicale che l’Emilia vanta e che intende accendere ogni giorno". Zucchero ha poi omaggiato il celebre cofondatore dei Nomadi anche dal palco di piazza Trento e Trieste: "Oggi è venuta a trovarmi una cara amica", ha spiegato prima di intonare, in sequenza, "Un pugno di sabbia" e "Dio è morto". E ancora: "Augusto mi ha ispirato tantissimo sia come cantante sia come persona. Ritengo che sia una delle più belle voci che abbiamo in Italia". Rosanna Fantuzzi, che dietro le quinte ha omaggiato Zucchero con una maglia celebrativa del compagno, si è commossa: "Erano due anni che non vedevo Zucchero a causa del Covid. Quando ho scoperto che avrebbe fatto tappa a Ferrara ho gioito, perché ho avuto l’opportunità di rivedere un amico carissimo e perché sono tornata in una delle città che io e Augusto tanto abbiamo amato".

Antonio Lecci