ANTONIO LECCI
Cultura e spettacoli

Gnoccata di Guastalla, in archivio una edizione record

Una straordinaria manifestazione che, con i suoi gesti tradizionali e con le sue novità, ha portato a un pubblico di almeno 35-40 mila persone nei due cortei della domenica

Gnoccata di Guastalla, in archivio una edizione record

Guastalla (Reggio Emilia), 20 maggio 2025 – Va in archivio una edizione record della Gnoccata, la festa di Guastalla che si ripete ogni tre anni, nata alla fine dell’Ottocento come rivolta popolare contro l’imposizione della tassa sulla macinatura del grano, che impoveriva ancora di più la cittadinanza. Una festa che si è evoluta nel tempo, che non si limita alla sola distribuzione popolare di gnocchi col sugo, ma che con diversi carri e un migliaio di figuranti in costume riesce a rievocare tradizioni e storia locale, mettendo in evidenza il fiume Po, gli antichi mestieri, i centouno anni della scuola elementare locale, la farina, le barche, i viaggi in treno di mondine e vacanzieri, fino al carro di re Serpo, quest’anno eletto da una votazione popolare che ha coinvolto quasi tremila persone per scegliere tra quattro candidati.

La storica festa della Gnoccata
La storica festa della Gnoccata

Una straordinaria manifestazione che, con i suoi gesti tradizionali e con le sue novità, ha portato a un pubblico di almeno 35-40 mila persone nei due cortei della domenica. E altre migliaia hanno partecipato agli eventi del venerdì (l’emissione della tassa con tanto di protesta) e del sabato (l’incoronazione di re Serpo XVI), con grande soddisfazione per lo staff della Pro loco, coordinata dal presidente Alessio Artoni. Da aggiungere una bella mostra collettiva artistica allestita all’ex chiesa di San Francesco e la vetrina di antichi mestieri e di oggetti d’epoca in corso Garibaldi. Una festa in cui tutti, ma proprio tutti, hanno contribuito a rendere speciale: i bambini, gli studenti, le autorità comunali, professionisti, operai, casalinghe, impiegati fino ai pensionati. Una festa per tutte le età, capace di coinvolgere il popolo rievocando la storia ed evidenziando le ricchezze che la Bassa Reggiana può vantare. Una festa che per essere capita va vissuta, ma che possiamo cercare di raccontarvi anche con una serie di immagini.