Reggio Emilia, 6 agosto 2024 – Dalla Basilica della Ghiara alle Scuderie del Quirinale, il capolavoro di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino andrà in prestito alla mostra dedicata al Guercino e ai Ludovisi, a cura di Raffaella Morselli e Caterina Volpi, che si terrà dal 30 ottobre al 26 gennaio a Roma in occasione della chiusura delle celebrazioni del quarto centenario del papato di Gregorio XV Ludovisi. Per far sì che la grande pala d’altare Cristo Crocifisso con Vergine, Maria Maddalena, Giovanni evangelista e San Prospero (olio su tela, 437 x 250 cm) raggiunga la capitale nelle migliori condizioni, è iniziato in questi giorni un intervento di restauro interamente finanziato dalle Scuderie del Quirinale.
Si parte con un trattamento in anossia ad opera della ditta M.A.G. Ecologica, che ha provveduto a realizzare anche una struttura di contenimento che tenga in assoluta sicurezza l’opera per ben 60 giorni; seguirà poi il restauro ad opera di Cristina Lusvardi di Laboratorio Restauro - Conservazione opere d’arte, che riporterà l’opera al suo antico splendore. L’intero intervento, della durata di circa tre mesi, si svolgerà interamente alla Basilica della Ghiara sotto la supervisione della Soprintendenza di Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
I visitatori e fedeli che in questi mesi entreranno in Ghiara potranno comunque ammirare sull’altare una copia a grandezza al vero dell’opera del Guercino, realizzata grazie a un sapiente lavoro di riprese fotografiche in giga-pixel del fotografo Carlo Vannini. La mostra in programma alle Scuderie del Quirinale si propone di restituire il clima estetico che segnò l’arrivo della famiglia Ludovisi a Roma, accompagnato e segnato dall’affermarsi del pittore centese, attraverso la ricostruzione della collezione nella sua dinamicità tra arte e natura, pittura e scultura. Non poteva pertanto mancare la famosa pala custodita presso la Basilica della Ghiara: dopo il mancato tentativo di coinvolgere il Guercino nella decorazione della cupola della Basilica della Ghiara, la Comunità di Reggio guardò al pittore centese per la realizzazione della pala della Crocifissione, che doveva ornare l’omonimo altare come simbolo tangibile della grande venerazione che la città nutriva per la miracolosa immagine. Realizzata tra il 1624 e il 1625, è considerata l’opera più significativa della sua produzione.