
Omar Paterlini con la fidanzata Laura e la mamma Orietta (foto Luciano Manzotti)
Reggio Emilia, 5 luglio 2025 – Mentre mamma Orietta è la regina indiscussa dell’estate con il suo “Cabaret” (con Rovazzi e Fuckyourclique), Omar ritorna alla sua antica passione: l’hard-rock.
Per i suoi primi 50 anni (il primogenito di Orietta Berti e Osvaldo Paterlini è nato il 3 agosto del ‘75 a “Villa delle Rose”, oggi “Villa Salus”) ha rispolverato basso e chitarra per tornare in concerto con i suoi Hollywood Vampires, il 26 luglio al bar Maya nella sua Montecchio. Sul palco, oltre a Omar (in arte Stacii), gli altri 4 “Vampiri”: Matt (Mattia Bedogni, voce), Marcus (Marco Camorani, chitarra), Wolf ( Fabio Silvi, chitarra), Chris ( Lorenzo Minin, batteria).

"Torniamo insieme dopo quasi vent’anni. Per noi non è un lavoro, non viviamo di questo. Ma è una grande passione. Abbiamo suonato ovunque, per tanto tempo. Poi, ognuno ha preso la propria strada. Alcuni si sono sposati e hanno messo su famiglia. Ma oggi siamo carichi, abbiamo tanta voglia di tornare a fare musica e divertirci", ci racconta Omar, sorriso accattivante, cresta in perfetto stile punk e un look che non passa inosservato. In questi ultimi anni, Paterlini è diventato uno dei più preziosi collaboratori dell’Orietta nazionale. Prima di lui, papà Osvaldo e Otis (il figlio minore della coppia) che oggi è papà di due splendide bambine.
La famiglia Berti-Paterlini è una sorta di “holding” familiare, dove ogni componente ha un ruolo preciso, dove ognuno esprime il proprio parere, riguardo alle scelte professionali della cantante. "Lavorare con mia mamma è fantastico. Ma non è semplice. È una perfezionista, vuole che tutto fili senza errori. Inoltre, non sta ferma un attimo è instancabile. Ha più energia di tutti noi. A mamma e papà devo moltissimo. Mi hanno insegnato l’onestà, un valore importantissimo", spiega Omar, al quale il mitico “usignolo di Cavriago” dedicò una canzone al Sanremo del 1976. "Stimo tantissimo mamma Orietta per il suo talento e l’ironia. Ma soprattutto, per la capacità di rinnovarsi. Nel genere che suoniamo noi, il mio idolo è Nikki Sixx (bassista heavy-metal Usa ndr). Un sogno? Sì, al concerto di Montecchio vorrei portare sul palco Laura, la mia ragazza. Lei è una tatuatrice molto brava con una bella voce. La vorrei come corista. Spero di riuscire nel mio intento".