Italia loves Romagna, perché il concerto si fa a Reggio Emilia? Lo spiega il sindaco

Lo show del 24 giugno per aiutare le popolazioni alluvionate della Romagna. Luca Vecchi: "Abbiamo lo spazio adatto, ci abbiamo messo pochi giorni a organizzare: sarà un evento gestito con grande trasparenza e rigore"

Italia loves Emilia: il concerto si terrà a Reggio Emilia il 24 giugno. Nel riquadro il sindaco Luca Vecchi

Italia loves Emilia: il concerto si terrà a Reggio Emilia il 24 giugno. Nel riquadro il sindaco Luca Vecchi

Reggio Emilia, 30 maggio 2023 – Un concerto con 15 stelle, italiane, che brillano però nel contesto musicale internazionale. È l’evento messo in piedi in pochissime ore alla Rcf Arena per aiutare le popolazioni alluvionate della Romagna.

E così, il 24 giugno, sul palco del Campovolo, ci saranno (in rigoroso ordine alfabetico): Blanco, Elisa, Elodie, Emma, Giorgia, Luciano Ligabue, Madame, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Negramaro, Laura Pausini, Max Pezzali, Salmo, Tananai, Zucchero.

I biglietti (e il resto dei dettagli) saranno disponibili da oggi.

Sindaco Vecchi, un grande evento è in arrivo in città.

"Sì. Ne avevo parlato con Maioli e Salzano già nei giorni scorsi; è stato spontaneo per noi riflettere sulla possibilità di ripetere ciò che si fece in occasione del terremoto dell’Emilia, ora per la Romagna".

Ecco ’Italia loves Romagna’.

"In pochi giorni si sono create le condizioni per un evento di questa portata. Bisogna dire grazie agli artisti che hanno accettato: il meglio della musica italiana. Sarà una giornata di grande solidarietà; vogliamo dare un caldo abbraccio ai nostri fratelli e sorelle della Romagna".

Quindi l’idea di questo concertone arriva dal municipio?

"Io ne ho parlato con i gestori dell’Arena, non lo nascondo. Poi loro hanno i contatti con gli artisti e hanno fatto il resto".

Un altro concerto solidale è già in programma a Imola. Non sarà un doppione?

"Quando ne parlammo non era ancora nota la data di Imola. Io penso che andrebbero immaginati due momenti dello stesso impegno: la solidarietà è una sola. Io inviterò qui tutti i miei colleghi sindaci della Romagna, ci terrei che fossero in prima fila in rappresentanza delle loro comunità. Tutto questo è per loro. Sarà una giornata che l’Emilia e l’Italia intera fanno per loro".

Reggio sta mandando tanti aiuti dopo l’alluvione.

"Era doveroso. Ogni giorno stiamo mandando vigili, volontari. Però qui c’è anche l’Arena e il minimo che potessimo fare era metterla a disposizione per loro".

Per ’Italia loves Emilia’ vennero raccolti 4,3 milioni di euro. A che cifra si punta?

"È prematuro immaginarlo. Di certo sarà un’operazione fatta con grande trasparenza e cogliendo lo spirito di questo tempo: il rigore. È stato così allora e lo sarà anche stavolta".

Prima dell’annuncio di questo evento, in realtà il cartellone dell’Arena non pareva decollare. Si attendeva un impatto diverso da questo progetto?

"Quando si iniziano le grandi cose c’è sempre una perplessità diffusa sulla riuscita. La scommessa sull’Arena è impegnativa sul futuro. Dieci anni fa non c’era la Mediopadana e si diceva che sarebbe stata una cattedrale nel deserto. Ora serve tempo per far decollare l’Arena. Abbiamo avuto due grandi concerti l’anno scorso, 5 quest’anno. Abbiamo realizzato un sogno, sono fiducioso: decollerà".

Viabilità, accoglienza, capacità ricettiva. Reggio è pronta per questo concertone?

"Ne abbiamo visti altri, la città è sempre stata capace di reggere. Sappiamo come si fa, non va sottovalutato nulla. Faremo in modo che tutto funzioni".

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