Mostra su Antonio Fontanesi, 18mila presenze

Il bilancio dell'esposizione a Palazzo dei Musei

Quasi 20mila presenza per la mostra su Antonio Fontanesi

Quasi 20mila presenza per la mostra su Antonio Fontanesi

Reggio Emilia, 22 luglio 2019 - Per la mostra  ‘Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri’, da pochi giorni conclusasi al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, una notevole partecipazione di pubblico: le presenze sono state 17.989, i biglietti staccati (a pagamento o omaggio) sono stati 8.783. Le 17.989 presenze includono, oltre ai visitatori singoli con biglietto, i 3.898 visitatori della mostra ‘Nati sotto lo stesso cielo’ allestita alla Galleria Parmeggiani, dedicata ad opere di artisti reggiani contemporanei e collegata tematicamente alla mostra sul Fontanesi; e le centinaia di partecipanti a conferenze, visite didattiche (scolaresche) e visite guidate collettive. “L’attenzione e l’attrazione che la mostra su Antonio Fontanesi ha innescato è conferma della validità della scelta culturale fatta dai nostri Musei Civici, dell’alta qualità dell’allestimento e chiaramente dell’importanza dell’autore e delle sue opere: parliamo di uno dei figli più illustri della nostra città e tra i maggiori artisti dell’Ottocento europeo”, afferma  Annalisa Rabitti, assessore alla Cultura. “Ma non solo. L’interesse suscitato ci dice che le arti figurative, dalla fotografia alla pittura appunto, sono tratto distintivo di Reggio Emilia: in questa proposta la città si riconosce ed è riconosciuta e apprezzata in Italia e non solo . E questo genera un ulteriore meccanismo virtuoso, quello dell’attrattività turistica, con benefici indotti anche nell’economia. Ulteriore valore aggiunto della mostra – conclude l’assessore - è stata la collaborazione con il progetto Reggio Emilia Città senza barriere per i temi dell’accessibilità (comunicazione aumentativa, linguaggio dei segni… ) e con l’esperienza, che certamente verrà ripetuta, del Collettivo di Art Factory, che ha gestito un atelier ‘alternativo’ per i bambini, dove oltre al tema artistico-creativo si sviluppava un tema di relazioni umane”. “Ci fa piacere l’apprezzamento che ha suscitato la mostra dedicata ad Antonio Fontanesi, nel bicentenario della sua nascita – dice Elisabetta Farioli, direttore dei Musei Civici e co-curatrice dell’esposizione – Abbiamo scelto ancora una volta la scommessa che unisce ricerca storica e rigore filologico a ‘tramandi’ successivi nel tempo, in questo caso gli eredi artistici di Fontanesi, fino ai nostri giorni: un rigore e una contaminazione perfettamente intesi dal pubblico, che è sensibile a questo approccio che unisce antico e contemporaneo, proposto dai Musei Civici già in altre mostre, ad esempio quella archeologica sulla Via Emilia. Un approccio duttile dunque, una modalità di lettura che si rivela efficace in campi diversi dell’arte e del sapere”.