Van Gogh, Vermeer e Munch: così le maschere di Carnevale diventano capolavori

Dalla ragazza con l’orecchino di perla al protagonista dell’urlo, le creazioni di una make up artist: trucco, parrucca e costumi

Autoritratto di Van Gogh (trucco Giorgia Blancato, foto Bruno Cattani)

Autoritratto di Van Gogh (trucco Giorgia Blancato, foto Bruno Cattani)

Reggio Emilia, 23 febbraio 2023 – La ragazza con l’orecchino di perla si avvicina alla cassa per prendere l’ordinazione del cliente, che felice e sbalordito rimane attonito a guardarla. No, non è la scena di un film e nemmeno di una serie tv, ma la visione reale alla quale hanno assistito le persone che sabato scorso sono entrate in un noto locale del centro storico per un drink.

Autoritratto di Van Gogh (trucco Giorgia Blancato, foto Bruno Cattani)
Autoritratto di Van Gogh (trucco Giorgia Blancato, foto Bruno Cattani)

Il capolavoro di Jan Vermeer ha ispirato una delle maschere di Carnevale più originali che a memoria si siano viste da queste parti, e non è stato l’unico dipinto della storia dell’arte ad avere ispirato Giorgia Blancato, make up artist professionista, che si è divertita a ricreare con l’ausilio degli strumenti del mestiere e tanta fantasia personaggi e situazioni in un contesto a metà fra storia dell’arte e set cinematografico.

Un’impresa arricchita dalla collaborazione con il fotografo Bruno Cattani e il suo staff, Veronica Vanzo e Letizia Parmiggiani, grazie al quale Blancato ha potuto immortalare i suoi trucchi con scatti professionali e il corretto light design, rendendoli delle moderne opere d’arte. Spiega Giorgia: “Da anni a Carnevale e per Halloween mi cimento a mascherare e truccare i ragazzi del Jigger cocktail bar in via San Carlo, dai bartender ai dipendenti, assecondando il comune desiderio di creare qualcosa di diverso e intrigante, che si avvicini al mondo dell’arte. Dal make up alla parrucca, costumi compresi, ho preparato il materiale a casa allo scopo di realizzare un travestimento che richiamasse i capolavori dell’arte mondiale e accompagnasse il personale di turno la sera di sabato 18 febbraio, fra giovedì e martedì grasso”.

Foto maschere d'arte
Foto maschere d'arte

L’effetto sui giovani avventori del Jigger è stato, a dir poco, di stupore e meraviglia. “Non lo nego, suscitare l’effetto Wow è un’aspirazione”, ammette Giorgia.

Fra le maschere della Blancato, anche ‘Il bevitore’, dall’originale di Giuseppe De Curtis reso famoso nella parodia di Teomondo Scrofalo, qui interpretato dal barman Andrea, poi ‘L’ Urlo’ di Edvard Munch, opera già fonte di inquietudine e angoscia che diventa una prova difficile da superare, “ma chi ha mostrato maggior coraggio e soprattutto pazienza è stato il modello che ha affrontato la scomoda calotta di lattice e la deturpante copertura delle sopracciglia con un’invidiabile calma”, assicura la truccatrice. Ecco allora che a dispensare cocktail è arrivato anche un moderno Vincent Van Gogh, in uno degli autoritratti giovanili reso in modo estasiante nei suoi memorabili colori.

La giovane Federica ha invece assunto una allure tutta Pop, grazie al make up che l'ha fatta diventare una moderna Marilyn, nel celebre ritratto di Andy Warhol. "E sarà la tensione accumulata nei giorni di preparazione, sarà perché la somiglianza è parecchia e perché la bellezza mi emoziona, ma quando ho visto il risultato raggiunto con Arianna, che ha vestito i panni della ragazza col turbante di Vermeer, mi sono emozionata”, confessa Blancato. “Fra l’idea e la ricerca di stoffe e acconciature mi è occorsa una quindicina di giorni – ammette – Tutto è stato fatto in tempo record. Lo scopo è divertire, e divertirsi, con una cura attenta ai dettagli”.