Reggio Emilia, venti aziende aumentano salari

La Fiom: "Dopo i nostri appelli, tanti imprenditori hanno riconosciuto quote aggiuntive ai lavoratori per aiutarli in questo momento difficile"

Reggio Emilia, 6 novembre 2022 - Dopo il pugno duro, sindacati e industriali si tendono la mano sull’aumento dei salari ai lavoratori con l’obiettivo di dare un ristoro alle famiglie per il caro bollette dell’autunno. Una prova del disgelo arriva da una nota della Fiom reggiana. "Avevamo fatto appello alla responsabilità sociale delle imprese, possiamo dire che l’inizio della campagna è buono, nelle aziende stiamo trovando l’ovvio consenso dei lavoratori e anche risposte positive delle controparti", spiega il leader provinciale Simone Vecchi, in riferimento alla campagna sui salari lanciata a livello regionale.

Venti aziende raggiane aumentano i salari: la Fiom festeggia
Venti aziende raggiane aumentano i salari: la Fiom festeggia

E che ha portato a svolgere centinaia di assemblee nelle imprese metalmeccaniche, coinvolgendo migliaia di lavoratori. Riunioni sindacali a tappeto dopo aver pubblicato le analisi dei bilanci delle imprese dalle quali emergeva plasticamente il buon andamento economico.

"Sono oltre una ventina le aziende che hanno riconosciuto quote aggiuntive" sugli stipendi o sottoforma di benefit, continua la Fiom. "Questi primi risultati sono aiutati anche dalle condizioni economiche del settore: larga parte delle imprese viene da anni di utili crescenti, continua ad avere un portafoglio ordini importante e infatti sono diffuse le richieste di turnistiche aggiuntive e di straordinari, e la maggior parte ha innalzato i listini prezzi per adeguarli all’inflazione. Le aziende capiscono che i propri dipendenti stanno affrontando una fase difficile e per questo si investe sul rapporto positivo coi lavoratori e col sindacato", puntualizza Vecchi.

La Fiom cita anche alcuni "buoni esempi per gli imprenditori". Alla Bucher Hydraulics di Reggio, oltre ai 200 euro di buoni carburante aggiuntivi, l’azienda ha concordato con la Fiom di aumentare i buoni pasto individuali, farsi carico di una quota maggiore dei costi della mensa per i lavoratori che ne usufruiscono, e si sta valutando anche un aumento del superminimo collettivo, nonostante il contratto aziendale firmato circa un anno fa.

Alla Arcelor Mittal di Canossa oltre a 200 euro di buoni aggiuntivi, sono stati adeguati i superminimi aggiuntivi all’inflazione, indipendentemente dal fatto che il contratto aziendale fosse stato stipulato di recente, mentre sono stati riconosciuti buoni detassati aggiuntivi anche alla Sall di Corte Tegge, alla Sala F.lli di Barco, e a Montecchio alla Calf il confronto sindacale sta andando in quella direzione.

Nel Gruppo Emak di Bagnolo, comprensivo anche dell’azienda Comet e Tecomec di Pieve, e Ptc di Rubiera, per un totale di circa 700 dipendenti, è stato riconosciuto una quota una tantum di 300 euro aggiuntivi a tutti i lavoratori, e ulteriori 100 per quegli operai che eventualmente dovessero fare ore di cassa integrazione entro la fine dell’anno.

Risposte dello stesso segno anche dalla Sbe Varvit, che ha riconosciuto a tutti i dipendenti 400 euro di welfare aggiuntivo, cosi come alla Rcf, alla Moreali Ingranaggi, alla Leuco, alla Omso, solo per restare nel Comune di Reggio Emilia; ma anche alla Padana Tubi di Guastalla se ci si sposta nella Bassa. Nella Zona Ceramiche distribuiti centinaia di euro di buoni aggiuntivi anche alla Modula ed alla Mecc2000 di Casalgrande, alla Rubiera Special Steel, e anche alla Interpuls di Albinea e alla Eurotre di Castelnovo di Sotto, Casrem a Quattro Castella e Udor di Rubiera.