Commercio in sofferenza, ma fiducioso nel futuro

L'analisi della Camera di commercio: flessione delle vendite nei primi 9 mesi del 2018

L'analisi della Camera di commercio

L'analisi della Camera di commercio

Reggio Emilia, 3 gennaio 2019 – L'anno che si è appena concluso è in controtendenza per il settore del commercio reggiano che, a differenza di quanto avviene in altri comparti dell’economia provinciale, ha continuato, anche nel 2018, a non registrare segnali di ripresa. Nei primi nove mesi dell’anno appena trascorso la flessione delle vendite ha infatti raggiunto, mediamente, il 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. Sono molteplici le ragioni che contribuiscono a mantenere un andamento negativo delle vendite, alcune fra queste possono essere sicuramente imputate al perdurare della crisi dei consumi e alla domanda interna che stenta a ripartire, oltre al cambiamento nei comportamenti di acquisto dei consumatori, a partire dagli acquisti on line. Ma le attese dei commercianti della provincia di Reggio Emilia, secondo l’analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale, sono orientate verso la possibilità di una ripresa dei consumi – complici il periodo natalizio e i saldi di fine stagione che inizieranno alla fine della settimana - con la conseguente crescita delle vendite che dovrebbe portare nuovo slancio al settore. Una impresa del commercio su quattro ipotizza un aumento delle vendite e tale giudizio è espresso da tutte le tipologie di esercizi commerciali ovvero dettaglio alimentare, dettaglio non alimentare e grande distribuzione organizzata: per ipermercati, supermercati e grandi magazzini, la quota di imprese che prevede un aumento delle vendite raggiunge addirittura il 32%. A fine novembre dell’anno passato erano 4.709 le imprese del settore del commercio al dettaglio registrate in provincia di Reggio Emilia, l’1,2% in meno rispetto all’analogo periodo del 2017. Quasi la metà dei dettaglianti (2.280 imprese) svolge attività di commercio non alimentare, 535 sono esercizi non specializzati della grande distribuzione; i negozi di alimentari sono 709, gli ambulanti sono 794. L’attività di commercio al dettaglio fuori da negozi, banchi e mercati (attraverso internet, o mediante l’intervento di un dimostratore oppure per mezzo di distributori automatici) è svolta da 258 imprese ed è l’unico comparto che registra un incremento: 26 imprese in più in un anno, pari ad una crescita dell’11,2%. Infine, sono 133 le aziende di commercio al dettaglio di carburante.