Crisi Ferrarini, Amadori prende Vismara

Il comparto reggiano andrà a un altro marchio italiano, non concorrente

Lisa Ferrarini dell’omonimo gruppo (Foto Artioli)

Lisa Ferrarini dell’omonimo gruppo (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 30 gennaio 2019 - Vismara ad Amadori, mentre Ferrarini resterà nel reggiano. Il gruppo Ferrarini conta in totale 800 dipendenti, tutti sul filo del rasoio da quando è stato richiesto il concordato preventivo a luglio 2018. Dopo la proroga ottenuta a dicembre dal Tribunale per ridefinire il piano industriale, l’incontro di ieri mattina nella sede di Unindustria, in via Toschi, mette un primo punto al lungo periodo di crisi dell’impero reggiano dei salumi made in Italy. È iniziata alle 11 la riunione tra Lisa Ferrarini, i commissari giudiziali Bruno Bartoli, Franco Cadoppi e Federico Spattini, insieme anche alla delegazione sindacale: le prospettive parevano già essere più rosee.

«Usciamo di qui rassicurati», ha affermato ieri il sindacalista Flai Cgil Giovanni Velotti al termine dell’incontro. Per quanto riguarda gli acquirenti, «ci sono due potenziali investitori – ha detto il sindacalista –, entrambi industriali e non concorrenti di Ferrarini. Stamattina sono state portate avanti due discussioni distinte, una per Vismara e l’altra per Reggio».

Il gruppo aveva separato la produzione già nel 2016, tra Società agricola Ferrarini e ramo industriale dei salumi (Ferrarini e Vismara). Per la Società agricola, però, il concordato era stato richiesto solo in un secondo tempo, a ottobre 2018. Le notizie da parte di Velotti si sono concluse qui, ma fonti ben informate hanno rivelato il nome dell’acquirente di Vismara. La vendita sarebbe stata formalizzata al colosso del pollame Amadori, che ne acquisirà le quote di maggioranza, mentre a Ferrarini rimarranno quelle di minoranza - o più probabilmente nessuna. Una parte del ramo industriale è quindi sistemata, ma che ne sarà dell’altra, quella che per altro interessa da vicino il nostro territorio? «Rimandiamo qualsiasi ulteriore considerazione al 18 febbraio, quando ci sarà il prossimo incontro», ha concluso Velotti, prima di recarsi in Comune col resto della delegazione sindacale, per incontrare il primo cittadino Vecchi. 

Proprio in quella data si terrà l’incontro per annunciare l’acquirente del ramo industriale di Ferrarini, una decisione che diventerà quindi ufficiale entro i prossimi quindici giorni. All’incontro è probabile che sia presente anche l’acquirente stesso, di cui per il momento si conosce solo la nazionalità (italiana), e il fatto che non è un fondo investimenti. Tale marchio comprerà l’intero comparto produttivo di Ferrarini, mantenendo la produzione nel territorio reggiano e dando (forse) vita ad un altro stabilimento. La notizia trova riflesso positivo anche nelle considerazioni da parte dell’amministrazione reggiana. Il sindaco Luca Vecchi, dopo aver incontrato ieri in tarda mattinata la delegazione sindacale, ha infatti dichiarato l’intenzione odierna e futura d’impegnarsi «rispetto al mantenimento del presidio occupazione e alla produzione di alta qualità nel territorio reggiano».