Graniti Fiandre Viano chiusura, 64 lavoratori a rischio

Scioperi da domani, ma la ceramica dal 24 cesserà l’attività. I sindacati: "L’accordo prevede il ricollocamento". Il sindaco: "Sono preoccupato"

Nello Borghi, sindaco di Viano

Nello Borghi, sindaco di Viano

Viano (Reggio Emilia), 19 dicembre 2021 - Chiude lo stabilimento della Graniti Fiandri di Viano. La ceramica ad oggi occupa 54 lavoratori a tempo indeterminato e 10 lavoratori con contratto di somministrazione: la maggior parte sono residenti nel territorio montano. La decisione dell’azienda è stata subito ‘bocciata’ dalla Filctem Cgil. I lavoratori, insieme alla Rsu e Filctem Cgil di Reggio riuniti venerdì in assemblea, hanno dichiarato lo stato di agitazione con immediata sospensione dell’attività lavorativa per i prossimi tre giorni con un presidio domani dalle 10 alle 12 davanti ai cancelli della sede di Viano in via Gargola.

"I motivi della protesta – spiegano dalla Filctem Cgil – sono riconducibili alla decisione dell’azienda di cessare l’attività produttiva dello stabilimento di Viano a partire dal 24 dicembre. L’azienda nei mesi scorsi ha sempre rassicurato le maestranze sulla continuità e la certezza di un programma di produzione che garantisse fino al mese di aprile 2022 la piena attività lavorativa per poi disattendere quanto dichiarato con la comunicazione ufficiale di cessare definitivamente l’attività inviata il 15 dicembre".

Le maestranze rivendicano un "accordo collettivo che garantisca a tutti loro, la continuità occupazionale, attraverso la ricollocazione negli altri stabilimenti del gruppo con il mantenimento delle attuali condizioni contrattuali, non escludendo diversamente altre forme di protesta compresa l’occupazione della fabbrica". Per Filctem Cgil la scelta del gruppo Graniti Fiandre comporterà un "ulteriore svuotamento ed impoverimento del tessuto economico sociale di un territorio e una comunità destinata ad essere sempre più fragile". Il sindaco di Viano Nello Borghi, da noi interpellato, fa sapere che è stato recentemente informato dall’azienda di sospendere l’attività produttiva della ceramica. "Sono molto dispiaciuto e preoccupato – sottolinea Borghi – per questa situazione. Siamo stati rassicurati che tutti i dipendenti non perderanno il lavoro, ma saranno distribuiti negli altri stabilimenti a Castellarano e Sassuolo. Purtroppo ci saranno delle ricadute anche per la perdita dell’indotto sul nostro territorio per le attività commerciali. Auspichiamo che l’area possa essere destinata in futuro ad altre attività".

Il primo cittadino evidenzia che la produzione "era stata già ridotta ai minimi termini e ora funzionava un solo forno". Le cause dello ‘stop’ della ceramica a Viano? "Era un po’ di tempo – prosegue il sindaco – che circolava la voce del rischio di chiusura. L’aumento sconsiderato del costo della materia prima utilizzata (gas metano) non renderebbe più redditizio e vantaggioso produrre a Viano".