L'industria reggiana a caccia di tecnici

Meccanica-meccatronica, turistico-alberghiero i settori con le richieste maggiori delle imprese. Ma i profili scarseggiano

L'analisi della Camera di commercio

L'analisi della Camera di commercio

Reggio Emilia, 11 gennaio 2019 – L'industria reggiana è ancora a caccia di tecnici. Meccanica-meccatronica-energia, turistico-alberghiero, amministrativo-contabile, elettronica-elettrotecnica: sono questi i principali indirizzi di studio che gli imprenditori hanno richiesto per le assunzioni della fine dell’anno passato. Nel complesso questi titoli di studio assorbono più del 40% delle ricerche di personale (2.800 figure) relative al mese scorso. Le indicazioni emergono dai risultati, analizzati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, dell’indagine del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere-ANPAL con la collaborazione delle Camere di Commercio. I risultati rispecchiano molto bene la prevalenza dell’industria manifatturiera nella struttura economica della provincia di Reggio Emilia, con una prevalenza di figure professionali ricercate dall’industria della metalmeccanica-meccatronica e da quella del comparto elettrico-elettronica . Le imprese continuano però a riscontrare scarsità di questi profili professionali sul mercato del lavoro locale. Quasi la metà delle figure con preparazione metalmeccanica che le imprese ricercano (390 in totale), infatti, risulta di difficile reperimento per il ridotto numero di candidati; analogo discorso, anche se con percentuali lievemente inferiori, vale per i giovani con diploma di indirizzo elettrotecnico (220 ricerche). Alle figure squisitamente tecniche , si affianca poi l’esigenza di figure tecnico contabili in grado di seguire tutte le fasi amministrative della riorganizzazione che si registra in tutti i principali comparti, tanto che il fabbisogno risultava pari a 250 unità nel dicembre scorso. Di poco superiore (e pari a 290 unità) la ricerca di personale con una preparazione di indirizzo turistico-enogastronomico-alberghiero. Fra i diplomati interessati al lavoro in un comparto che conta 3.300, i più “gettonati” restano, insieme agli addetti alla reception , i cuochi e gli addetti alla ristorazione e ai pubblici esercizi. Fra gli indirizzi di studio ricercati dagli imprenditori, anche se in misura più contenuta, si trovano, infine, l’agrario-agroalimentare e il benessere (80 ricerche per ciascuno), trasporti e servizi logistici (70), per citare i più numerosi. Quanto al grado di scolarizzazione, al primo posto assoluto, nelle ricerche di personale,   si trovano i diplomati, con una quota pari al 39,5%, seguiti da vicino da quanti sono in possesso di una qualifica professionale (33,1%); a seguire, un 16,1% di persone senza una formazione scolastica specifica e, infine, i laureati, attestati all’11,3%.