Inflazione, Reggio Emilia seconda città più cara d'Italia

Analisi Unione Nazionale Consumatori: stangata di 505 euro

La sede del Comune di Reggio Emilia

La sede del Comune di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 26 gennaio 2019 – Reggio è al secondo posto in Italia nella ben poco gratificante classifica delle città italiane più care. Al primo posto c'è Bolzano. Il costo della vita è aumentato in media di 285 euro a famiglia in Italia nel 2018 e ha colpito duro soprattutto sulle città del Nord. Nella nostra città, stando ai dati contenuti in un'analisi effettuata dall 'Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat dell'inflazione, la stangata è stata di 505 euro con un aumento dei prezzi pari all'1.8%. A Bolzano stangata di 632 euro, con un aumento dei prezzi dell'1,6%. I rincari, nella città altoatesina, sono stati dieci volte superiori rispetto a quelli di Potenza, che si sono fermati a 63 euro, grazie al tasso di inflazione più basso d'Italia, 0,3%. Al terzo posto della classifica c'è un'altra città dell'Emilia Romagna, Forlì/Cesena dove l'inflazione dell'1,7% ha fatto aumentare il costo della vita di 477 euro. Le cose nella nostra regione vanno male sotto questi profilo se è vero che qui si trovano quattro delle dieci città più costose. Ravenna è, infatti, in quinta posizione con una batosta da 449 euro e Bologna al decimo posto con aumenti di 395 euro. Per quanto riguarda le altre regioni, nella top ten sono 2 quelle della Toscana (Pistoia al 7° posto con 429 euro e Arezzo in ottava posizione con 403 euro) e della Lombardia (oltre a Lecco, Lodi con 444 euro). Le 3 città con i minori rincari del 2018 sono, invece, Potenza, che con l'inflazione media più bassa, +0,3%, registra, per una famiglia tipo, un aggravio annuo di spesa di appena 63 euro, Ancona, il capoluogo di regione più conveniente, dove la seconda inflazione più bassa (+0,4%) genera un esborso aggiuntivo di soli 87 euro e Caltanissetta, +0,6%, con un aumento del costo della vita pari, nel 2018 a 117 euro. Confrontando i dati a livello regionale, la classifica dell'Unc colloca Cuneo, in termini di aumento del costo della vita, come capoluogo di provincia più caro del Piemonte (1,5% l'inflazione, +395 euro i rincari del 2018), per la Liguria è La Spezia (+1,7%, +391 euro), per il Veneto è Padova (+1,4%, +369 euro), per il Friuli-Venezia Giulia è Pordenone (+1,3%, +322 euro). Nel centro Italia, per l'Umbria è Terni (+1,5%, +337 euro) il capoluogo di provincia più caro, per le Marche è Ascoli Piceno (+1,7%, +342 euro), per il Lazio è Roma (+1,1%, +266 euro), anche se la Capitale si colloca solo al 43° posto della classifica generale, per l'Abruzzo è Pescara (+1,2%, +243 euro). Nel Sud Italia, infine, per la Campania è Benevento (+1,4%, +292 euro) il capoluogo più caro, per la Calabria è Reggio Calabria (+1,2%, +225 euro), per la Sicilia è Siracusa (+1,5%, +293 euro), la città più cara delle Isole, per la Sardegna è Cagliari (+1%, +197 euro).ì