Lavoro a Reggio Emilia, quasi 12mila assunzioni in tre mesi: chi cercano le imprese

Le previsioni della Camera di commercio: quali settori, titolo di studio richiesto, tipo di contratto, tutto quello che c’è da sapere

Un operaio del settore manifatturiero, foto generica

Un operaio del settore manifatturiero, foto generica

Reggio Emilia, 21 marzo 2023 - In arrivo una raffica di assunzioni nel reggiano. In particolare, per il prossimo trimestre i nuovi contratti previsti sono 11.700, di cui 4.080 solo in marzo, per un +7,9% sul marzo 2022 e +35,5% sul marzo 2021. L'ufficio studi della Camera di Commercio ha svolto uno studio sulla base dei dati del sistema informativo Excelsior, secondo cui le entrate previste si concentreranno per il 55% nel settore dei servizi e per il 56% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

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Nuovi contratti: in quali settori

In testa alla graduatoria dei comparti che assorbiranno il maggior numero di nuovi contratti ci sono l'industria manifatturiera e le public utilities, per i quali sono previsti 4.260 nuovi contratti in tre mesi, con un + 9,5% rispetto a marzo-maggio 2022. Seguono i servizi alle imprese, con 2.600 nuovi contratti in un trimestre e un +4,8% sul 2022 e, al terzo posto, i servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici, i quali però, con 1.760 nuovi contratti in un trimestre, segnano un calo del 17,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Le imprese che prevedono di assumere personale immigrato, si legge ancora nell'analisi camerale, sono il 2%.

Quasi 8 su 10 sono contratti a termine

Per quanto riguarda poi i nuovi contratti, nel 23% dei casi saranno a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 77% a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Il titolo di studio richiesto

Delle 4.080 offerte di lavoro previste per il mese di marzo in provincia, il 13,2% (540 posizioni) è rivolto a candidati con titolo di laurea, 40 posizioni a diplomati all'Its, 1.150 accessibili a candidati col diploma e 900 rivolte a soggetti con qualifica di formazione o diploma professionale. Continuano comunque a crescere anche le opportunità per i soggetti che non hanno alcun titolo di studio (35,5% delle entrate previste).

I lavoratori difficili da trovare

Proseguono, nel frattempo, le difficoltà delle imprese nel reperire le figure professionali ricercate: su marzo, i profili più difficili da reperire risultano nell'ambito dirigenziale, e ad "elevata specializzazione tecnica", mentre mancano inoltre figure di tecnici della salute, in campo informatico, ingegneristico e della produzione, mentre nel segmento degli operai le difficoltà si scontano soprattutto nella ricerca di addetti specializzati nella manutenzione ed installazione delle attrezzature elettriche ed elettroniche, nella costruzione di utensili, nell'edilizia e nella manutenzione di edifici.