"Ho la legna, terrò il riscaldamento spento"

Il ristoratore Maurizio Pace (IoApro) chiama a raccolta famiglie e imprese. " Il 13, giorno dell’insediamento del Parlamento, tutti a Roma"

Reggio Emilia, 1 ottobre 2022 - "E’ l’ultima occasione: andiamo a Roma con le bollette in mano. Bisogna farlo subito, il giorno dell’insediamento del nuovo parlamento, perché bisogna che abbiano chiara la situazione del Paese".

Maurizio Pace, il ristoratore fiorentino con famiglia e ormai solide radici nel Reggiano – all’osteria La Noce di Borzano ha affiancato il Cà Poggioli di Lugo di Baiso – si prepara alla manifestazione nazionale (sabato 13 ottobre, ore 14,30) contro questo caro bollette che sta strangolando famiglie e imprese.

Maurizio Pace mostra un cartello di protesta nel suo ristorante Cà Poggioli.
Maurizio Pace mostra un cartello di protesta nel suo ristorante Cà Poggioli.

"Non ci saremo solo noi ristoratori di ’IoApro’, noi che avevamo rischiato in prima persona e combattuto per tutti contro le chiusure imposte durante il Covid, quando a noi non era concesso lavorare e alle mense sì", ricorda.

"In piazza Santi Apostoli, non lontasno da Montecitorio, stavolta andremo come cittadini di tutte le categorie. Una protesta autorizzata e pacifica, aperta a tutti, con famiglie e bambini".

Per Pace è venuto il momento di dire basta.

"Sotto il parlamento ci saranno le tv di tutto il mondo. E tutto il mondo vedrà che non ne possiamo più. Vogliamo essere ascoltati e ricevuti, perché abbiamo capito che è inutile continuare a sperare in un tetto massimo al prezzo del gas. Quella è una promessa da campagna elettorale, l’Europa non lo permetterà mai".

Tirare avanti così non è possibile.

"Durante le restrizioni – racconta Pace – sono arrivato ad avere, alla Noce, 35 dipendenti. Venivano a bussare alla porta e a chiedermi di poter lavorare. Io ho visto le lacrime di queste persone, qualcosa ho dato e mi sono sentito bene per loro".

Ma adesso è dura: "A Lugo di Baiso ho aperto il 18 di marzo con le nuove tariffe. In un mese ho speso 2.100 euro solo di luce, ora aspetto la bolletta d’agosto. Il gas? Ho comprato cento quintali di legna, il riscaldamento di sicuro non lo accenderò".

Su un tavolo ha messo un cartello che fa il verso ad uno slogan sentito durante la campagna elettorale: "Il piatto pieno oppure le bollette a +59%: scegli".

Il segno della distanza, abissale, tra la quotidianità della gente comune e chi vive nei palazzi.