"Silk-Faw non paga l’affitto al Tecnopolo"

La denuncia di M5s e opposizioni che chiedono una commissione urgente in Comune. "Tre mesi di arretrati, può esserci un danno erariale"

Silk Faw

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Reggio Emilia, 29 agosto 2022 - Oltre al mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti, Silk-Faw non avrebbe corrisposto anche tre mensilità d’affitto per i locali del Tecnopolo dove si erano insediati manager e ingegneri per lavorare allo sviluppo delle supercar elettriche. A scoprirlo il MoVimento 5Stelle reggiano, tramite documenti ottenuti da diversi accessi agli atti.

Silk Faw
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"Dai contratti – spiega la consigliera comunale pentastellata, Paola Soragni – emerge che il 10 giugno 2021, Silk-Faw ha preso in locazione due spazi al Tecnopolo per complessivi 413 metri quadri da Stu Reggiane".

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Stu – società partecipata al 70% dal Comune di Reggio e al 30% da Iren Smart Solutions, creata proprio per gestire i riqualificati capannoni del Parco Innovazione alle ex Officine Reggiane – in realtà "aveva solo 213 metri quadri di sua proprietà – continua la Soragni – mentre i restanti 200 sono di proprietà di Ghg, azienda di Albinea dell’ex assessore comunale nella giunta Delrio, Graziano Grasselli. Proprio il giorno prima della concessione in locazione a Silk-Faw dei due spazi, Stu Reggiane ha preso in affitto il locale di pertinenza di Ghg. Subaffittandola di conseguenza a Silk-Faw, assieme all’altro ufficio".

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Sempre dalle carte, emerge che "Stu Reggiane versa 20mila euro annuali di affitto a Ghg. Mentre Silk Faw dovrebbe versarne 34mila all’anno a Stu per i due spazi. Ma risulta che l’ultimo trimestre non sia stato pagato. Dato che dunque Stu non riceve soldi ed essendo di proprietà pubblica, vorremmo capire se si configura un danno erarariale", chiosa la Soragni.

Stiamo parlando di 2.800 euro mensili. Che dovrebbero essere noccioline per la joint venture sino-americana che aveva annunciato un anno e mezzo fa di volersi insediare a Gavassa con un maxi stabilimento produttivo per un miliardo di euro di investimento complessivo e cinquemila posti di lavoro, diretti e indiretti, creati ex novo. Promesse che non sono finora mai state mantenute, dato che la società non è mai andata neppure a rogito coi proprietari del terreno.

Un ulteriore campanello d’allarme, sul quale M5s – assieme ai gruppi di opposizione Alleanza Civica, Coalizione Civica e Fratelli d’Italia – chiedono al Comune di fare piena chiarezza.

Tant’è che è stata richiesta la convocazione urgente di due commissioni consiliari in merito alla vicenda. In particolare sulla questione dei mancati stipendi, prendendo in esame gli articoli del Carlino che hanno raccontato come 17 ex dipendenti abbiano chiesto la messa in mora della società dopo le mancate retribuzioni. E, appunto, gli arretrati sugli affitti degli uffici.

"Si tratta di una vicenda di estrema gravità per il nostro territorio – chiosano i consiglieri – per le tasche dei cittadini e dei lavoratori che ad oggi si sono impegnati in un progetto, credendo alle promesse che gli erano state fatte non solo dall’azienda ma anche da Regione e Comune". Infine tuonano: "Dov’è il verbale d’intesa promesso da Silk-Faw a Regione e Comune al termine della conference call del 25 luglio scorso? Il documento non è mai arrivato".