Reggio Emilia, è ufficiale: le supercar elettriche Silk Faw trovano casa qui

Il presidente Jonathan Krane dagli Stati Uniti: "Reggio Emilia nostra nuova casa. Motor Valley location ideale per l'auto sportiva di lusso elettrica". Il Governatore dell'Emilia-Romagna Bonaccini: "Progetto di portata mondiale". Il sindaco Vecchi: "Giornata epocale per la città". Lo stabilimento sorgerà su 320.000 mq di superficie nella frazione di Gavassa. Un miliardo di euro di investimento e oltre mille posti di lavoro. Ipotesi nuovo casello autostradale 'Reggio Est'

L'hypercar Hongqi S9 presentata al Salone di Shangai sarà realizzata a Reggio Emilia

L'hypercar Hongqi S9 presentata al Salone di Shangai sarà realizzata a Reggio Emilia

Reggio Emilia, 3 maggio 2021 – "Siamo contenti di poter chiamare Reggio Emilia la nostra casa. Una location ideale per le nostre esigenze logistiche e produttive". L'annuncio che conferma le anticipazioni dei giorni scorsi arriva in collegamento dagli States direttamente da Jonathan Krane, presidente di Silk-Faw, la joint venture americana-cinese che aprirà qui uno stabilimento produttivo per realizzare l'hypercar 'Hongqi S9', l'auto di lusso sportiva completamente elettrica presentata recentemente al Salone di Shanghai, progettata dal designer di fama mondiale Walter De Silva

Un investimento di un miliardo di euro e che creerà oltre un migliaio di posti di lavoro oltre a un indotto importantissimo per le filiere collegate al settore automotive e porterà a stringere sinergie importanti coi mondi economici del territorio e l'università per la formazione dei giovani sulle competenze.

Dove sarà lo stabilimento e quando inizia la produzione

Sorgerà nella frazione di Gavassa, nell'area Nord Est di Reggio Emilia a pochi minuti dalla stazione ferroviaria alta velocità 'Mediopadana' (in grado di collegarsi in 15 minuti con Bologna e in 40 minuti con Milano). Si estenderà su 320.000 metri quadrati di superficie e diventerà il cervello nonché il cuore pulsante di Silk-Faw in Italia, composto dai reparti produttivi, design, ricerca, sviluppo e innovazione.

"Siamo entusiasti di questo luogo iconico – ha continuato il presidente Krane – perché la Motor Valley rappresenta uno degli ecosistemi più competitivi. Siamo felici di poter contribuire alla crescita e all'innovazione dell'Emilia-Romagna".

Sarà uno stabilimento all'avanguardia realizzato da zero, “greenfield” quindi votato all'ecosostenibilità ambientale. L'avvio dei lavori sarà tempestivo e partiranno a breve, entro fine estate (non saranno necessarie varianti urbanistiche o passaggi burocratici che potrebbero rallentare dato ché il sito è stato acquistato da un proprietario privato e quindi già destinato al produttivo). L'obiettivo è realizzare la prima 'hypercar reggiana' entro il 2023.

Il modello Valsamoggia

Lo stabilimento Silk-Faw apre anche alla possibilità di realizzare un nuovo casello autostradale come accaduto nel bolognese con l'insediamento dello stabilimento Philip Morris. Non a caso, nella trattativa che ha portato i cine-americani a scegliere Reggio Emilia (battendo la concorrenza di Castelfranco Emilia, nel modenese) ha avuto un ruolo fondamentale il già ad della multinazionale del tabacco, il reggiano Eugenio Sidoli.

"Il casello 'Reggio Est' è già immaginato negli strumenti di pianificazione del Comune. È evidente che con un investimento di questa portata, sottoporremo alla Regione l'esigenza di avviare un lavoro per la fattibilità di una nuova uscita autostradale per migliorare le connessioni con Modena, Carpi e Correggio", ha ammesso il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi che – nella videoconferenza congiunta organizzata tra istituzioni e Silk-Faw – ha parlato di "giornata storica ed epocale per la città, ma anche per l'Italia".

Bonaccini: "Un progetto di portata mondiale"

"Siamo stati scelti per realizzare un progetto di portata mondiale – esulta il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – Raccogliamo i frutti di aver puntato su ricerca e sviluppo, su innovazione e saperi, basti pensare a Muner, l'università internazionale dell'automotive. Una volta eravamo i migliori nell'export e lo siamo tuttora. Oggi siamo anche tra le regioni d'Europa che attraggono più investitori stranieri".

A fargli eco l'assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Colla: "Si tratta di uno dei più grandi investimenti innovativi degli ultimi tempi. Un'operazione che aiuterà tutta l'Italia. Se qualcuno vuole fare una super car elettrica, dovrà venire in questo territorio".

Esulta anche Fabio Storchi, presidente di Unindustria (che ha avuto un ruolo fondamentale nella trattativa, con una cabina di regia tra pubblico-privato che è risultata vincente): «Una giornata importantissima, siamo pronti ad accogliere Silk-Faw. Questo è un investimento buono che porterà valore aggiunto, aprirà frontiere, porterà progresso e benessere".

Silk-Faw, chi sono e info

Si tratta di una joine venture tra Silk Ev, società internazionale di ingegneria e progettazione automobilistica americana e uno dei più grandi produttori automobilistici cinesi, First Automobile Works. Quello di Reggio Emilia sarà il primo investimento tra Cina e Italia nei segmenti auto super premium e premium. Faw conta più di 130.000 dipendenti, un capitale sociale di 35,4 miliardi di Renminbi (la moneta cinese) e un patrimonio totale di 457,83 miliardi sempre di RmbMB.

Gli impianti di produzione si trovano nelle province di Jilin, Liaoning e Heilongjiang, nella Cina nordorientale, nella provincia di Shandong e nella municipalità di Tianjin, nella regione autonoma di Guangxi Zhuang e nella provincia di Hainan, nella Cina meridionale, nella provincia di Sichuan e nella provincia dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale. 

Il Gruppo possiede i marchi Hongqi, Bestune e Jiefang. Nel 2019, Faw ha venduto 3,464 milioni di vetture. I ricavi delle vendite del Gruppo nel 2019 sono stati pari a 620 miliardi di Rmb, mentre gli utili sono stati pari a 44,05 miliardi di Rmb.