Milano Moda Donna 2019, la sfilata di Max Mara

Il messaggio: "Il femminismo non deve avere paura del Glamour". La top Eva Herzigova chiude la sfilata in blazer

Il finale della sfilata di Max Mara a Milano Donna

Il finale della sfilata di Max Mara a Milano Donna

Reggio Emilia, 21 febbraio 2019 - Eva Herzigová, Irina Shayk, Bella Hadid, Kaia Gerber, Liu Wen, Joan Smalls, Vittoria Ceretti, Cara Taylor, Birgit Kos ed Elizabeth Grace. Sono alcune delle modelle in passerella questa mattina per la sfilata di Max Mara a Milano Moda Donna.

FOTO - VIDEO “Il femminismo non deve avere paura del Glamour”: è stato questo il messaggio lanciato dalla passerella milanese dalla maison reggiana di casa Maramotti. E per rafforzare il concetto, che in passerella diventa una «boss lady» in teddy coat colorato e stivali di coccodrillo, lo stilista Ian Griffiths cita la filosofa femminista Camille Paglia, per la quale «sono gli uomini a dover sottostare a convenzioni in termini di abbigliamento». Ecco perché una donna per affermare il suo potere non ha più bisogno di vestirsi da uomo né è costretta a camuffarsi per rivendicare i suoi diritti. «A volte la moda può opprimere le donne, il glamour invece - spiega lo stilista - le aiuta a sfruttare la loro immagine e a diventare ciò che vogliono essere. Molte temono il Glamour per un certo approccio sobrio al femminismo, ma oggi la donna non deve temere una gonna corta e uno stivale alto». Max Mara è andata dunque a ritroso ai primi anni '90, quando le top model sfilavano a gruppi. Un trio di modelle ha aperto la sfilata in stivali alti, tailleur da Power Lady e dolcevita, e un'icona come Eva Herzigova l'ha chiusa in blazer con bagliori di lurex. Donne in carriera che, alle gonne lunghe o corte abbinano casacche attrezzate con zip riprese dall'abbigliamento da lavoro. In passerella anche minidress in maglia, gilet attrezzati con tasche-borsetta, tante giacche dalle spalle importanti portate con le gonne corte o con i pantaloni ampi. E poi cappotti a vestaglia o con inserti in pelle, cammello o in colori accesi, per donne senza paura che non a caso sfilano all'università Bocconi, dove la metà dei laureati - sottolinea la maison - sono proprio donne. A loro, Max Mara gira l'invito dell'autrice e accademica femminista Roxane Gay a «essere libere di poter indossare qualsiasi cosa si ritenga appropriato per essere se stesse». Max Mara fa un ulteriore passo avanti: ecco il tailleur che ti fa venire voglia di alzarti e di vestirti al mattino. Ecco l’abito che ti convince quando non hai proprio voglia di andare a una festa. Ed ecco il cappotto che devi indossare alla riunione dalla quale devi assolutamente emergere come vincitrice.