Piena del Po 2019, sgomberati i locali sui lidi / FOTO

Nel Reggiano si attende il picco di piena tra martedì e mercoledi. Prevista una quota di 7 metri e mezzo

Protezione civile al lido Po

Protezione civile al lido Po

Reggio Emilia, 24 novembre 2019 – E’ atteso tra martedì e mercoledì sulle sponde reggiane il passaggio dell’ondata di piena del Po, alimentata dal maltempo che sta colpendo in particolare Piemonte e Liguria. A metà mattinata il livello del Po all’idrometro di Boretto ha raggiunto la quota gialla, ossia la seconda soglia, fissata dai quattro metri e mezzo, proseguendo la risalita verso il livello di guardia, che è invece a cinque metri e mezzo, che prevede l’allagamento di parte delle golene aperte ma senza alcuna emergenza per le zone abitate o per i paesi rivieraschi.

AGGIORNAMENTO / Il punto sulla piena del Po

Protezione civile al lido Po
Protezione civile al lido Po

A quel punto, però, scatta lo sgombero dei locali (foto) e degli edifici situati a ridosso del letto del fiume, così come vengono chiuse le piste che portano ai lidi, per motivi di sicurezza. Anche le piste pedonali e ciclabili all’interno della golena vengono chiuse per motivi di sicurezza, essendoci rischi di allagamenti di spazi in cui si trovano questi percorsi. Gli effetti delle abbondanti precipitazioni nel nord ovest dovrebbero mostrarsi sulle sponde reggiane proprio tra martedì e mercoledì.

La Protezione civile e l’Aipo seguono con attenzione l’evolversi della situazione. Il Po è destinato a raggiungere quote superiori al livello di guardia, ma non dovrebbe creare emergenze. Si ipotizza una quota di almeno sette metri e mezzo all’idrometro di Boretto, con allagamento di quasi tutte le golene e delle strutture che si trovano in quelle zone. Si sta monitorando la quantità di precipitazioni in corso nel nord Italia per poter avere proiezioni e dati attendibili.

Tranquilla la situazione del fiume Enza, che non ha superato neppure la prima soglia di attenzione, fermandosi sotto gli otto metri e poi iniziando a calare. Tranquilla anche la situazione del Crostolo, in aumento alla foce per l’effetto di crescita del Po. Non sembra preoccupare neppure il Secchia, pur se nel Modenese ha superato la prima soglia di attenzione.