Reggio Emilia, Giorgia Meloni. "Non esistono più roccaforti della sinistra"

La leader di Fdi sulle elezioni comunali. "Anche a Reggio cerchiamo di costruire una proposta credibile. Il Pd ha tradito gli italiani"

Giorgia Meloni oggi a Reggio

Giorgia Meloni oggi a Reggio

Reggio Emilia, 19 novembre 2018 - Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, questa mattina a Reggio Emilia è intervenuta a margine di un incontro con le associazioni di categoria di alcuni settori produttivi sulle prossime elezioni amministrative che si terranno nella città del Tricolore: "Mi pare che negli ultimi anni si sia dimostrato come queste roccaforti inespugnabili non esistano più. Perché la sinistra italiana ha tradito gli italiani; diceva di essere dalla parte dei più deboli e del popolo, ma si è schierata con la grande finanza, con le banche, con i potentati, le multinazionali. E la gente non l’ha più capita", ha detto.

"Oggi le persone guardano la credibilità delle proposte. Fratelli d’Italia esprime un sindaco a Pistoia, un ragazzo giovane eletto dopo 70 anni che c’era la sinistra – ha proseguito –. A Reggio Emilia lavoriamo per costruire una proposta credibile, che possa dire ai cittadini che c’è un centrodestra che sa essere molto più vicino ai bisogni della gente di quanto non abbia saputo fare la sinistra troppo attenta a costruire un sistema di potere".

Meloni si è soffermata anche sul reddito di cittadinanza. "Hanno stanziato 10 miliardi per 6 milioni di persone. Ma ci saranno più persone che lo richiederanno e i soldi non ci saranno, non li hanno previsti - ha sottolineato -. Questi fondi potevano invece essere investiti per ridurre le tasse. Il problema non è l'incontro fra domanda e offerta, ma proprio che il lavoro non c'è. Per questo bisogna ridurre le tasse".

Infine, la Tav, altro argomento caldo di questi giorni. "Sulla Tav il governo sta facendo un errore drammatico: nessuna nazione degna di questo nome decide se fare o non fare un ’opera strategica come questa sull’analisi dei costi-benefici o in base alle penali da pagare all’Unione europea. Oggi in Italia non si riesce più a costruire niente a causa di questa decrescita felice del Movimento 5 Stelle e io non lo condivido. Io voglio una crescita felice".