Matteo Salvini a Reggio Emilia, accoglienza da star. Ma anche (poche) contestazioni

In una città blindata, il leader della Lega ha tenuto un comizio in piazza Casotti e ha poi passeggiato tra la gente

Matteo Salvini a Reggio Emilia, bagno di folla al mercato

Matteo Salvini a Reggio Emilia, bagno di folla al mercato

Reggio Emilia, 3 maggio 2019 - Matteo Salvini è arrivato a Reggio Emilia, proseguendo il tour elettorale 'Prima l’Italia – Il buonsenso in Europa' in Emilia Romagna, dopo la tappa di Fidenza. Salvini, attorniato dalle forze dell'ordine in una città blindata, è stato accolto come una star, con tantissime persone ad aspettarlo.

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Si è presentato alle 11.30 davanti all'hotel Posta, sotto qualche goccia di pioggia, con camicia bianca, giubbotto blu e jeans. Poi, con 40 minuti di ritardo, si è recato in piazza Casotti dove ha tenuto un breve discorso, per sostenere Roberto Salati, l’aspirante sindaco di centrodestra (in quota Carroccio, col quale si è fatto una foto a fianco dei Leoni di piazza San Prospero). Il ministro dell'Interno ha detto: "A Reggio il vento sta cambiando, fra 20 giorni vincerà Salati, spazzando via 70 anni di amministrazione comunista. Faremo a Reggio il museo del comunismo". Poi ha proseguito al mercato in piazza Prampolini e in piazza san Prospero, passeggiando tra la gente.

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Non sono mancate però le contestazioni. Che sono state, per la verità, pochissime e pacifiche. Molti di più sono stati gli applausi, gli incitamenti ("tieni duro"), gli abbracci e i selfie. Il ministro dell'Interno, tra l'altro, si è concesso scatti con decine di immigrati. E al negozio gastronomico “Pancaldi” gli viene anche regalata una felpa con la scritta “Parmigiano Reggiano”. 

In piazza Casotti, affacciati da un balcone, alcuni antagonisti tenevano uno striscione con la scritta "Mai con Salvini". Altri hanno gridato: "Siamo tutti antifascisti". Lui ha risposto con saluti e baci.

Mentre nella zona del mercato qualcuno gli ha urlato "buffone", poi è arrivato un contestatore con tanto di volantini riguardanti i famigerati 49 milioni, fondi che la Lega è accusata di aver fatto sparire dalle casse, diversi anni fa. "Salvini, ricordati, qui sei a Reggio Emilia", gridava l'uomo, rifacendosi ai valori storici della sinistra incardinati storicamente nella città emiliana. E' stato allontanato dalla Digos. 

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Salvini: "Qui la sinistra ha sottovalutato la mafia"

Il giorno precedente all'arrivo in città il ministro dell'Interno aveva dichiarato che "la criminalità organizzata è stata sottovalutata a Reggio dove a governare c’era la sinistra. Io invece sono particolarmente orgoglioso del nostro impegno contro le mafie. Più fondi, meno immigrati e rinforzi di polizia sono i risultati che parlano per noi". 

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"Nel progetto di riorganizzazione la questura di Reggio passerà da 220 a 338 operatori – aveva reso noto il Viminale – oltre ai 465 carabinieri e 179 finanzieri già in forza. Sono 224mila euro i fondi destinati nel reggiano per la videosorveglianza, 3,7 milioni per strade e scuole. Mentre sono 139 gli immobili e 35 le aziende confiscate. Situazione migranti: nel 2019 ne sono stati accolti 1.553 contro i 1.628 del 2018 e i 1.881 del 2017 a Reggio e provincia". 

Per questa giornata è stata messa in campo una vera task force. Oltre alla scorta e agli uomini che vigilano sulla sicurezza di Salvini, sono stati oltre 50 gli agenti schierati. Reparti in assetto antisommossa della polizia, artificieri e unità cinofila coi cani anti esplosivi, Digos, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale.