Salvini Reggio Emilia oggi. "Il 26 gennaio possiamo fare la storia"

Il leader della Lega nel tour elettorale a sostegno di Lucia Borgonzoni alle Regionali: "Il treno del cambiamento passa da qui"

Matteo Salvini a Reggio Emilia (Foto Artioli)

Matteo Salvini a Reggio Emilia (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 9 gennaio 2020 - "Il treno del cambiamento passa da qui. Il 26 gennaio possiamo fare la storia. Se vinciamo in Emilia, mandiamo a casa Conte, Di Maio, Renzi e Zingaretti una volta per tutte". È un Matteo Salvini (FOTO) arrembante quello che si presenta a Reggio Emilia in mattinata, nella prima tappa del suo tour elettorale nel reggiano, a sostegno della candidata a governatrice Lucia Borgonzoni (impegnata altrove, ma che lo raggiungerà a pranzo poi a Fogliano, al ristorante Violella, per poi proseguire a Rubiera, con un'agenda separata). 

Il leader della Lega ne ha per tutti in piazza Prampolini a Reggio dove ha fatto colazione al Caffè Europa per poi fare visita ad alcuni commercianti. "Conte sulla questione libica ha fatto errori da bambino dell'asilo...". E su Bonaccini: "Dice che sparirò dopo il voto? A parte che porta jella, ma si preoccupi dei suoi candidati, come Cazzola che difende il taglio dei vitalizi e vorrebbe nominare la Fornero senatrice a vita. Quota 100 non si tocca, chi lo intende fare dovrà passare sopra i nostri corpi...". 

Dopo Reggio, l'ex vicepremier è andato a Casalgrande per fare tappa al mercato cittadino dove ha improvvisato un comizio salendo su una seggiola di plastica: "Mi piace questa campagna elettorale alla buona, i salotti eleganti li lasciamo al Pd e a chi ha fregato soldi ai risparmiatori come le cooperative rosse le quali hanno lasciato a casa 2000 persone negli ultimi anni solo a Reggio Emilia...". Poi ha controbattuto a una signora (che gli ha urlato: "Fascista, qui non ti vogliamo"): "Non siamo fascisti, ma solo italiani orgogliosi. Venga a pranzo con me così condividiamo un piatto di minestra e un malox visti i mal di pancia a sinistra...". 

Poi ha raggiunto la pieve di San Valentino di Castellarano per omaggiare il Beato Rolando Rivi, beatificato da Papa Francesco, il seminarista ucciso dai partigiani comunisti: "Non ci sono martiri di destra o di sinistra", ha detto il 'Capitano' che ha poi inaugurato la sede del Carroccio del capoluogo del comprensorio ceramico, passando poi al Bar Rocchetta per un aperitivo. "Il 23 gennaio sarò a Bibbiano. Non potevo non portare una voce di cambiamento in un Comune che ahimè adesso è noto nel mondo per la vergogna". Il segretario della Lega ha preannunciato così, da Castellarano, i prossimi appuntamenti di fine campagna elettorale in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e fissa la tappa nel paese simbolo dell'indagine 'Angeli e Demoni', sul presunto giro illecito di affidi di minori.

Dopo il pranzo a Fogliano ha poi visitato alcune aziende storiche del territorio reggiano, la Pregel e la cantina sociale vitivinicola Emilia Wine. Nel pomeriggio inoltre è atteso in carcere, nella casa circondariale 'La Pulce' di Reggio per manifestare vicinanza alla polizia penitenziaria in sottorganico e che ha denunciato le carenze strutturali. 

Intorno alle 18 poi l'ex ministro andato a Scandiano per l'ultimo comizio della giornata. Infine alle 20.30 Salvini chiuderà la giornata con una cena a Rubiera, al ristorante Sider Park.