Antimafia, blitz al Municipio di Brescello: istituita commissione d’indagine

Dovrà verificare infiltrazioni o condizionamenti della ‘ndrangheta

Brescello: Giuseppe Zarcone,  il capitano Dario Campanella e Adriana Cogode (Foto Artioli)

Brescello: Giuseppe Zarcone, il capitano Dario Campanella e Adriana Cogode (Foto Artioli)

Brescello (Reggio Emilia), 11 giugno 2015 - Ora c'è una commissione che indagherà sul Comune di Brescello, per verificare se ci siano fenomeni di infiltrazione o di condizionamenti di tipo mafioso nell’apparato politico e amministrativo. Il prefetto di Reggio Raffaele Ruberto ha nominato ieri pomeriggio la commissione per effettuare l’accesso nel comune di Brescello.

«Abbiamo notificato in Comune il decreto del prefetto che ha disposto la commissione d’indagine», ha detto ieri pomeriggio il viceprefetto vicario Adriana Cogode all’uscita dal Municipio di Brescello. Lei, Giuseppe Zarcone, dirigente del servizio contabilità e gestione finanziaria della prefettura di Torino, e il capitano dell’Arma Dario Campanella, comandante della compagnia di Castelnovo Monti, sono stati scelti come membri della commissione.

La richiesta di intervento di una commissione d’indagine è stata avanzata dal prefetto, sulla base di un’informativa dei carabinieri del comando provinciale di Reggio, al Ministero dell’Interno che ha autorizzato la nomina dei commissari per procedere all’accesso. Nell’informativa sarebbero stati rilevati elementi sospetti, che potrebbero essere sintomatici di un condizionamento dell’amministrazione (anche quelle precedenti) da parte della criminalità organizzata.

Obiettivo è quello di prendere visione di tutta la documentazione del Comune: verificare i dipendenti, gli appalti, i cambi di destinazione d’uso dei terreni e le concessioni edilizie. Verrà controllato anche a chi sono stati affidati i servizi del Comune. Un lavoro che richiederà molto tempo e comincerà già nei prossimi giorni. «Le tempistiche – spiega Adriana Cogode – sono fissate dalla norma in tre mesi, prorogabili per altri tre».

Quindi lo screaninig del Comune potrebbe durare fino a sei mesi. Se dovessero emergere elementi che possano far ravvisare condizionamenti della criminalità organizzata, si potrebbe arrivare allo scioglimento del Comune per mafia. Sarebbe il primo caso a Reggio.

Il provvedimento è stato notificato dalla commissione poco prima delle 17 al sindaco Marcello Coffrini e al segretario generale. Proprio le dichiarazioni del sindaco di Brescello hanno suscitato i dubbi sulla situazione del Comune. Coffrini, infatti, parlando del boss Francesco Grande Aracri, condannato in via definitiva per associazione mafiosa, aveva detto che è una persona «gentile, tranquilla ed educata».