3DLINE, innovazione, costi e tempi ridotti. Ecco la stampa a tre dimensioni

La 3Dline è nata solo tre anni fa ma è già un punto di riferimento

I fratelli Andrea e Simone Gaddi insieme all'assistente fieristica Ilaria Gallingani

I fratelli Andrea e Simone Gaddi insieme all'assistente fieristica Ilaria Gallingani

GIÀ di per sé fanno parte dell’Industria 4.0. La stampa 3D infatti è inserita sotto la voce «additive manufacturing», ossìa una delle nove tecnologie abilitanti della cosiddetta quarta rivoluzione industriale. L’azienda in questione è la 3Dline che produce e commercializza stampanti 3D e si occupa anche di automazione, robotica, informatica e accessori. Ha sede in viale Timavo a Reggio ed è stata creata tre anni fa. I protagonisti sono due giovani fratelli: Simone e Andrea Gaddi. Il primo, classe ’89, diplomato al Moro e laureando in giurisprudenza, si occupa del settore commerciale dell’azienda. Mentre il secondo, classe ’86, è un ingegnere informatico quotato, che tiene anche dei corsi per Ifoa. In pochi anni ne hanno percorsa di strada: dal premio giovani imprenditori innovativi conseguito alla Lapam Confartigianato, con cui sono associati, fino all’esposizione di un loro stand al Mecspe, una delle più grandi e importanti fiere del settore manifatturiero.

LA STAMPA 3D esiste da oltre trent’anni, ma fino agli anni 2000 ad averne pressoché il monopolio era la Stratasys, azienda leader assoluta in questo campo. Poi la tecnologia utilizzata è diventata open source, quindi accessibile a tutti e di conseguenza i costi sono stati abbattuti laddove prima erano esorbitanti. «Anche una piccola impresa ora può dotarsi di una stampante 3D – spiega Simone Gaddi – Noi abbiamo cercato di differenziarci dal maker ovvero coloro che lo fanno per passione o amatorialmente. Puntiamo dunque su un prodotto industriale di qualità totalmente made in Italy. Utilizziamo prevalentemente la tecnica Fdm ovvero fusione e depositazione di materiali che sono per la maggior parte plastiche». Sono tanti coloro che vanno a bussare alla porta della 3Dline, con richieste anche variegate. «C’è chi chiede i modellini auto e alianti radiocomandati come gli hobbisti, ma anche componenti per mobili o arredi». L’azienda si distingue anche per l’assistenza alle imprese. «Quando vendiamo i macchinari, preferiamo andare noi a installarli in azienda e formare il personale per un uso il più corretto possibile», spiegano i due soci.

I VANTAGGI della stampa 3D sono molteplici. «Rispetto ai tempi tradizionali – illustra Simone – c’è un risparmio di tempo enorme. Ad esempio per produrre una montatura di un paio di occhiali occorrono cinque o sei ore. Con metodo tradizionale diversi giorni. Infine, se parliamo di costi, basta pensare a chi si rivolge a noi per produrre prototipi. Farli in 3D costa molto meno che svilupparli in altro modo e soprattutto questa nuova tecnologia permette di fare cose che fisicamente non si potrebbero fare».

LA 3DLINE per la prototipazione lavora coi settori dell’automotive, design, architettura, oleodinamica, aerospaziale, aeronavale, medicale (come dentale e protesi). Con la stampa 3D si può fare di tutto ormai. Addirittura in Russia sono spuntate le prime abitazioni. E sulla scia della «quarta rivoluzione industriale» e grazie alle sue tecnologie, la 3Dline vuole espandersi. I fratelli Gaddi infatti cercano di curare sempre di più la ricerca e lo sviluppo. «Vogliamo ampliare la gamma di prodotti – dicono – Quindi sviluppare e progettare macchinari nuovi, ma anche tecniche e materiali nuovi». Sui materiali rientra anche la sostenibilità e dunque la cosiddetta «smart energy», una delle tre grandi componenti «smart» dell’industria 4.0. «Utilizziamo Pla ovvero la plastica più sostenibile che deriva dall’amido di mais. È la più diffusa, ma è anche la meno tecnica perché a 60 gradi si scioglie. Ma anche qui vogliamo fare ricerca».