Baruffi, il carbonio ‘corre’ con i giovani Dalla Formula 1 alla nautica

La Baruffi fornisce materiali altamente innovativi e leggerissimi

Diego Baruffi, 29 anni, ha creato un impero in pochissimo tempo

Diego Baruffi, 29 anni, ha creato un impero in pochissimo tempo

I MATERIALI di per sé sono già altamente innovativi. Dalla fibra di carbonio alla fibra di vetro fino a quelle di tipo aramidiche come il kevlar, con i quali l’azienda è in grado di progettare, sviluppare e produrre manufatti sia estetici sia strutturali. In particolare per il settore sportivo, industriale, medicale e nautico. Un mercato specializzato particolare in cui si sta facendo largo dal 2010 la Baruffi Composites Solutions che ha sede a Santa Vittoria di Gualtieri, ma che è in procinto di aprire una succursale a Daytona, in Florida, negli Usa. Finora conta 15 dipendenti, con un’età media bassissima che si attesta sui 22-23 anni.

IDEE E GIOVANI. Sono gli ingredienti che amalgamano un cocktail perfetto per l’industria 4.0. «Il nostro obiettivo principe – chiosa il 29enne titolare Diego Baruffi che ha messo in piedi questa creatura grazie alla sua notevole passione per i materiali compositi – è quello dell’internazionalizzazione. Vogliamo attaccare il mercato degli Stati Uniti, ma anche quello della Germania. Per ora stiamo lavorando per conto terzi, ma abbiamo in programma una svolta: vendere più prodotti nostri, valorizzare il nostro marchio e depositare alcuni brevetti».

UN’AMBIZIONE che ha portato dunque a notevoli investimenti. «Siamo in grado di creare un prodotto dalla A alla Z – precisa Baruffi – Dalla progettazione alla modelleria fino alla verniciatura finale. Inoltre stiamo puntando molto sulla ricerca e sullo sviluppo di nuovi materiali». Qualità che sono apprezzate dal mondo sportivo dove i dettagli e le minuzie dei prodotti sono in grado di fare la differenza sulle performance. La Baruffi infatti fornisce i materiali a top team di Formula Uno, ma anche a quelli delle competizioni automobilistiche minori e alle case che costruiscono macchine di lusso per gli interni. Ma anche a squadre di ciclismo dove la leggerezza della bicicletta con telai in carbonio è una delle caratteristiche prioritarie. Ma la ditta gualtierese tenterà anche l’avventura nell’ambito delle corse nautiche. «Presto presenteremo una barca da competizione per l’offshore powerboat e la forniremo a vari team. Siamo in grado di realizzarla interamente, dal telaio all’imbarcazione». La Baruffi inoltre è all’avanguardia nel settore medicale per il quale è in grado di produrre carrozzine, deambulatori, protesi, ma anche tavole per la risonanza magnetica in radiotrasparenza. E anche in questo ambito, la ricerca e lo sviluppo continuano visto i grandi margini di miglioramento e innovazione nel settore.

PER TUTTO questo e per semplificare i processi, è necessaria una gestione attraverso i crismi dell’industria 4.0. «Abbiamo nuove apparecchiature in grado di monitorare e tenere sotto controllo dati, statistiche e analisi – illustra il patron – Per noi è normale crescere assieme alla tecnologia, essendo anche giovani. Stiamo approcciando da poco col nuovo sistema gestionale, specie per quanto riguarda gli ordini. Inoltre stiamo pensando di attrezzarci con alcuni robot per sgravare al nostro personale quei lavori che chiamo ‘brutti’. Ma stiamo studiando tutto nel dettaglio». Infine, la Baruffi ha un occhio molto attento sulla formazione. «In azienda cerchiamo di inculcare la nostra linea – spiega Diego – Ma soprattutto una mentalità aperta, con uno sguardo particolare sulle nuove tecnologie». Per questo, si cerca di fare richiamo sui giovani ambiziosi e con qualità. «Stiamo lavorando con Cna Giovani per attivare laboratori interni, ma anche con le scuole superiori e le università in modo da conoscerci reciprocamente. Purtroppo facciamo fatica a reperire personale qualificato e dobbiamo tutti insieme aiutarci sulla formazione. Notiamo che tanti ragazzi che escono da scuola non sono in grado di collegarsi immediatamente col mondo del lavoro».