Salute, attenti allo sci senza allenamento

'Carlino Salute': i consigli del medico di Villa Verde, Vittorio Tromellini

Il dottor Vittorio Tromellini

Il dottor Vittorio Tromellini

Reggio Emilia, 22 dicembre 2018 - Affronta oggi un argomento 'di stagione' la rubrica settimanale di Carlino Reggio dedicata ai temi della salute e realizzata in collaborazione con la casa di cura Villa Verde.

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Due italiani su tre - stando ad un’indagine di Skypass - desiderano quest’inverno una vacanza in montagna. A un passo dal cielo tra piste innevate e sole. Molti hanno già caricato sci, scarponi e tute e si sono concessi le prime discese, molti altri si apprestano a farlo per le feste di Natale e fine anno. Pronti a buttarsi a capofitto giù dalle piste. A loro, agli ‘sciatori della domenica’, è in particolare rivolta oggi la rubrica che Carlino Reggio dedica settimanalmente ai temi della salute in collaborazione con Villa Verde. Il dottor Vittorio Tromellini, medico internista specialista in medicina dello sport e malattie dell’apparato respiratorio, analizza i rischi connessi ad un’attività svolta senza controllo medico. Cosa peraltro frequentissima nello sci praticato non a livelli agonistici, ma per passione. Dottore, qual è la prima cosa da sottolineare? “L’anno scorso su mille visite specifiche per lo svolgimento di un’attività sportiva soltanto quattro erano relative allo sci. E questo non va bene. Se un’attività non è praticata a livello agonistico, ma solo ludico, non è obbligatoria la visita medica. Ma è un controsenso”. Perché? “C’è gente che magari va a sciare per un giorno intero o addirittura fa una settimana bianca, svolgendo quindi un’attività fisica intensa, senza nessun controllo. Poi c’è un’altra cosa importante”. Quale? “Negli anni ‘80-‘90 era d’abitudine svolgere una preparazione fisica preventiva. Adesso questa abitudine si è persa. Molti si improvvisano. Una visita preventiva e generica serve per valutare le condizioni a livello cardiologico, respiratorio; per valutare un eventuale sovrappeso”. Quali rischi si possono correre? “Molteplici. Non essendo sufficientemente allenati, si può andare incontro a vari traumi, ad esempio distorsioni al livello delle ginocchia, traumi cranici. Oppure fratture perché non si hanno un tono muscolare e una preparazione atletica adeguati”. E a livello cardiologico? “Dipende sempre dallo sforzo. Mi spiego: se uno ha una patologia occulta può saltare fuori aumentando la frequenza cardiaca, ma se non ti sei fatto visitare non puoi saperlo”. Al di là dello sci, che consiglio dà a chi per esempio gioca al calcio la domenica con gli amici, oppure macina chilometri con la bici o di corsa? “Di farsi vedere dal medico una volta l’anno”. La visita in cosa consiste? “Prima facciamo l’anamnesi, poi una spirometria, un elettrocardiogramma di base e soprattutto sotto sforzo. Anche agli amatori consiglio sempre una prova sotto sforzo in grado di rivelare eventuali aritmie o ischemie”. Cambiando discorso, cosa ci consiglia per smaltire le calorie dei pranzi natalizi? “Un’attività fisica ma senza esagerare. E state attenti anche al freddo intenso che può influire a livello cardiaco. Si può rischiare l’infarto. La parola chiave è buonsenso”. Che tipo di attività fisica è consigliabile per mantenere in buono stato il proprio corpo? “Dipende sempre dalle condizioni di base. Detto questo, è l’attività fisica è ormai considerata come un farmaco. A chi è sano consiglio di fare 10mila passi al giorno (2 chilometri, ndr) ad andatura svelta. E in palestra privilegiate attività aerobica come bicicletta e tapis roulant. Poi controllate il peso e riducete il colesterolo”.