Brachetti durante l'intervista
Campagnola (Reggio Emilia), 11 luglio 2018 – Non era uno dei suoi spettacoli teatrali soliti, con l’artista impegnato ai suoi costanti e velocissimi cambi d’abito e di personaggi, ma ha comunque incantato con alcuni suoi cavalli di battaglia, che ha intervallato a racconti e aneddoti sulla sua carriera, sulla sua vita, sulla sua gioventù iniziata in seminario per fare il prete sulle montagne torinesi per approdare poi al grande palcoscenico di Parigi e in quelli di tutto il mondo, dove è conosciuto e apprezzato.
Intervistato sul palco da Enrico Grignaffini, dell’associazione Musica in Castello, Arturo Brachetti, attore-trasformista di livello mondiale, ha offerto una conversazione spettacolo di quasi due ore, davanti a una piazza gremita di pubblico, con il sagrato della chiesa di Campagnola Emilia a fare da palcoscenico. Straordinaria la sua capacità di cambiare personaggio con un semplice oggetto usato per fare diversi cappelli, a seconda del soggetto da interpretare.
Soddisfatto il sindaco Alessandro Santachiara, per la presenza di un simile big dello spettacolo internazionale nel piccolo paese della Bassa. E si è pure scusato con i suoi compaesani, il sindaco, per le limitazioni all’accesso alla zona spettacolo a causa della burocrazia dovuta alle nuove norme sulla sicurezza: “Organizzare eventi diventa sempre più complicato”, ha confidato il primo cittadino.