Beppe Carletti attore in un cortometraggio "Mai lo avrei pensato a 74 anni"

Il leader dei Nomadi ha realizzato la musica del cortometraggio ’Gocce di luce’ e la regista gli ha chiesto di interpretare se stesso

Beppe Carletti con la regista Silvia Monga

Beppe Carletti con la regista Silvia Monga

Reggio Emilia, 16 ottobre 2020 - "È proprio vero che finché c’è vita c’è speranza… a 74 anni mi trovo a fare cose che mai avrei immaginato", ammette Beppe Carletti parlando di “Gocce di luce” il cortometraggio scritto e diretto da Silvia Monga in cui veste i suoi panni accanto a Giorgio Biavati, Simona Gambarino, Francesco Saias, Olga Rui Marchiò e Leonardo Trevisan.

Diverse rassegne e premi, a cominciare dalla Mostra del Cinema di Venezia, i Nastri D’Argento, il David di Donatello, Cannes, Giffoni, hanno sezioni dedicate ai corti e non è detto il lavoro della Monga non possa puntare pure a quelle. "Tutto è cominciato con la proposta di scrivere le musiche", spiega Carletti. "Poi mi hanno chiesto un cameo e, non nutrendo ambizioni d’attore, ho accettato solo perché avrei dovuto interpretare un maestro di piano. L’esperienza, però, è destinata a rimanere una cosa a sé stante".  

Dove avete girato? "A Genova. Città bella e particolare. I borghi della mia regione li conosco più o meno tutti, mentre in Liguria c’è stato pure il piacere un po’ della scoperta. Impossibile poi non farsi suggestionare da una tradizione musicale che va da Lauzi al maestro De André". Sul set che impressione le ha fatto rivivere il clima del lockdown? "È stato quasi commovente. Si tratta, infatti, di un corto sociale che parla del disagio causato dalla chiusura forzata nel periodo della pandemia e di disabilità. Il soggetto è molto bello sviluppato con ottimi attori… tranne me". Dalle musiche nascerà qualcosa? "Al momento le ho scritte solo per il film. Nove anni fa, però, ho inciso un album strumentale a mio nome (‘L’altra metà dell’anima’ - ndr) che andò discretamente bene e non è detto che non possa ripetere l’esperienza utilizzando pure questo materiale. La Bmg, nuova casa discografica dei Nomadi, mi ha detto che lo prenderebbe volentieri e per me sarebbe una gran bella soddisfazione". Ma che differenza c’è tra un cor tometraggio e un videoclip? "Nel videoclip si lavora sulla fantasia, mentre nel corto su una storia. E quella di ‘Gocce di luce’, purtroppo, continua ad essere più attuale che mai".