Francesco Mandelli a Rubiera, debutta al teatro Herberia

L’attore porta in scena un monologo di Will Eno: “Sono stanco dei soliti ruoli. Voglio una nuova sfida”

L’attore Francesco Mandelli debutta stasera al teatro di Rubiera (Foto Bonfrisco)

L’attore Francesco Mandelli debutta stasera al teatro di Rubiera (Foto Bonfrisco)

Rubiera (Reggio Emilia), 17 dicembre 2018 - È al suo debutto teatrale, dopo una ventennale carriera tra cinema e televisione, per lo più all’insegna della comicità. Francesco Mandelli - attore, regista, sceneggiatore, musicista, conduttore televisivo e radiofonico, scrittore - è in scena stasera (alle 21) al teatro Herberia di Rubiera, diretto da Leonardo Lidi in un monologo di Will Eno: ‘Proprietà e atto (esilio permanente)’. Una coproduzione della Corte Ospitale, dove Mandelli ha lavorato allo spettacolo per oltre un mese.

Francesco, qual è il motivo di questa scelta?

“Perché mi piace il teatro ed è proprio dal teatro che ho iniziato, ragazzino, in un paese della Lombardia. È stato proprio il teatro a farmi decidere, ancora molto giovane, di fare questo mestiere. Poi le cose hanno preso una strada diversa e adesso dopo vent’anni ho deciso che sono pronto per una nuova avventura. Anche perché sono stanco di ricoprire al cinema e in televisione sempre gli stessi ruoli, e ho tanta voglia di fare qualcosa di nuovo e stimolante, di rimettermi in gioco”.

Un inizio impegnativo, però...

“Sì, è un testo impegnativo, un monologo tosto, che ha richiesto un lungo lavoro che in gran parte ho potuto fare in un luogo ideale, come la Corte Ospitale di Rubiera. Avevo già visto dei lavori di Will Eno: ‘Thom Pain’ con Elio Germano e ‘Lady Grey’ con Isabella Ragonese e mi erano molto piaciuti. Così, quando mi è stato proposto questo lavoro ho accettato con entusiasmo”.

Quindi per il momento televisione e cinema restano al palo?

“In un certo senso sì. Ho appena finito di lavorare ad alcuni episodi televisivi, ho diretto due film. Sono felice delle cose fatte finora, ma in questo momento mi interessa fare altro e sperimentare nuovi linguaggi. Il teatro è uno di questi, come la regia cinematografica. Ho finito da poco di girare un film sul bullismo, ‘Bene ma non benissimo’, e un altro dal titolo ‘Appena un minuto’, con Loretta Goggi, che usciranno il prossimo anno”.

Che caratteristiche ha il personaggio che porta in scena?

“Sicuramente non un personaggio comico come quelli nei quali il pubblico è abituato a vedermi. Ma il testo che porto sul palcoscenico è comunque ironico. Non esiste un unico modo di far sorridere e divertire. E il protagonista per alcuni aspetti mi assomiglia. Perché lui, come me, si sente un po’ un esiliato, una persona che non riesce mai a sentirsi a casa”.