Ligabue Reggio Emilia revival, il rock nel cuore dei fan

Minilive all’Italghisa, a 27 anni dal primo raduno dei suoi appassionati

Ligabue all'Italghisa

Ligabue all'Italghisa

Reggio Emilia, 18 marzo 2019 - «Era il 1992, qui abbiamo fatto il nostro primo raduno. Da allora sono cambiate molte cose, una soltanto non cambia: ve la racconto con questa canzone». E parte Io in questo mondo. A 27 anni dal primo storico raduno del fan club ufficiale Bar Mario alla discoteca Italghisa di Reggio Emilia, Luciano Ligabue ieri sera ha scelto di calcare ancora una volta questo palco per presentare alla stampa e a circa 400 di fan il nuovo album (dopo 22 pubblicati), Start, uscito l’8 marzo, pochi giorni prima del 59esimo compleanno del cantautore.

Bambini di 10 anni e settantenni nel pubblico, che in delirio ha cantato a squarciagola tutti i brani più recenti. Il rocker di Correggio ha anche incontrato i suoi fedelissimi prima del live, stringendo mani e posando per una foto di gruppo con loro. Un’atmosfera molto familiare, come se avesse preso la chitarra in mano per improvvisare davanti a un gruppo di amici.

«Io e le mie figlie lo seguiamo dappertutto», dice Cinzia Rabinale, arrivata apposta da Cuneo per non perdersi l’evento esclusivo del suo idolo, assieme alle figliolette adolescenti. In platea 250 seguaci dello storico fan club Bar Mario e 150 ammiratori selezionati dalla piattaforma Spotify; in balconata una cinquantina di giornalisti e alcuni ospiti.

E non è un caso che tutto riparta da qui per un disco che, con l’energia primordiale che sprigiona, si richiama agli album di grande successo degli inizi. Un disco diretto, compatto, deciso, dai messaggi inequivocabili, fortemente ritmico, con basso e batteria funzionali alle canzoni che accompagnano, insomma un’altra, nuova ri-«partenza». Un «inizio da esordiente», lo definisce lui, che sulla copertina del disco ha deciso di farsi fotografare per la prima volta in primo piano bianco e nero, e dove la sua idea di essere «un tardo adolescente nel tempo» è volutamente tradita da qualche segno del tempo tipica dell’affascinante uomo maturo.

Ed è sulla canzone Ancora noi che scatta la sua dedica per i coetanei che lo hanno raggiunto, per ascoltarlo, da mezza Italia. Appena conquistata dal nuovo album la vetta della classifica dei dischi più venduti della settimana, il minilive di Ligabue è iniziato con Polvere di Stelle, per poi proseguire esaurendo tutte e dieci le canzoni del disco. Tra queste anche Certe donne brillano, il cui video è stato girato proprio all’interno dell’Italghisa, singolo uscito l’8 marzo in concomitanza con il lancio dell’intero cd: un’altra canzone che Ligabue ha voluto dedicare alle donne, immancabili soggetti e destinatari di successi indelebili del rocker.

L’esibizione è proseguita con La cattiva compagnia, un’altra nuova canzone del disco (disco che vede anche la collaborazione del figlio maggiore del Liga, Lenny, 21enne appassionato di metal, alla batteria). Ma c’è stato spazio anche per cinque successi di sempre: Ballando sul mondo, Una vita da mediano, Urlando contro il cielo, Quella che non sei, Questa è la mia vita.

E così, dopo 30 anni di carriera, Start è stato lanciato all’Italghisa, punto di partenza e di arrivo di un artista che sa ancora attraversare le generazioni e stupire sia coloro che lo vogliono come «quello degli inizi» sia coloro che amano invece «più gli ultimi lavori». Un disco potente, una carica esplosiva di colpi che arrivano dritti al cuore e all’anima, come il Liga è indubbiamente capace di fare. E lo ha dimostrato anche questa volta.