Ligabue infiamma i centomila di Campovolo: "Ecco i miei 30 anni di musica"

Una nottata magica, tra musica, successi e un forte richiamo alla pace. Tantissimi successi e un finale da brivido con 'Sogni di Rock 'n' roll

Reggio Emilia, 4 giugno 2022 - Luciano Ligabue (video) infiamma i centotremila di Campovolo con un concerto che inanella oltre trenta successi, come trenta (più 2) sono gli anni di carriera che celebra la magica notte di Reggio. Ad aprire il concerto del rocker sale sul palco in silenzio lo storico manager Claudio Maioli con il suo classico grembiule del Bar Mario. Un modo per riannodare i fili di una storia interrotta per oltre due anni. Un modo per dire che, però, niente cambia. Davanti a lui c'è una platea sterminata, che arriva da tutta Italia e non solo, che altro non chiede di urlare al cielo le strofe delle sue, delle loro canzoni. E lui dà in via allo show con un liberatorio: "Era ora!". 

Il messaggio ai fan: "Mi avete regalato una vita bellissima"

Il finale è da brividi da 'Questa è la mia vita' a 'Tra palco e realtà': il concertone si chiude con il grido liberatorio di 'Urlando contro il cielo' e 'Sogni di Rock 'n' roll', quelli che il Liga - da 30 + 2 anni - continua a realizzare.

Il primo brano, invece, è un inedito 'Non cambierei la mia vita con nessun altra' ("L'ultimo che ho scritto") il secondo è il primo grande successo: "Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall'inizio", spiega prima di 'Balliamo sul mondo'. Poi tutti gli altri successi, senza sosta, tra una chiacchiera e l'altra. La notte scorre assieme le note e sembra non finire mai. "Campovolo lo abbiamo frequentato per la prima volta 17 anni fa. Qui sono capitate già diverse magie", sorride dal maxi palco (77 metri di larghezza per 19 di altezza).

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Gli ospiti

Sul palco del Liga tanti ospiti speciali: Loredana Bertè, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gazzelle e Mauro Pagani. Ogni ospite ha un significato speciale, con De Gregori ha voluto eseguire "Buonanotte all'Italia": "Continuo ad avere lo stesso sentimento per questo Paese, più passa il tempo più divento sentimentale: sento ancora di più amore e disprezzo per le cose che non funzionano in questo Paese. Ma sono e resto legato più che mai a questo Paese nonostante tutto".  E poi c'è il no alla guerra e l'omaggio a Gino Strada:  un messaggio di pace e fratellanza e un omaggio a un amico.

A metà concerto Liga, con il maestro Mauro Pagani, ha cantato 'Il mio nome è mai più', il brano del 1999 nato dalla collaborazione con Jovanotti e Piero Pelù per dire no alla guerra in Jugoslavia. "Il coro che vorrei sentissero in tutta Europa è il coro di questa canzone", ha sottolineato. Con Gazzelle propone 'L'amore Conta' e con Elisa 'A modo tuo', con Eugenio Finardi 'Musica Ribelle', unico brano non suo.

"La violenza sulle donne è psicologica, mentale e fisica: io le ho subite tutte e tre. A 16 anni sono stata violentata e massacrata di botte. Ogni 6 ore c'è femminicidio: io, ora, ho smesso di tacere", ha scandito Loredana Bertè dopo avere interpretato sul palco 'Ho smesso di tacere', il brano che il Liga ha scritto per lei.

La Rcf Arena già piena in attesa di Ligabue (Ansa)
La Rcf Arena già piena in attesa di Ligabue (Ansa)

La scaletta

In scaletta durante il gigantesco palcoscenico di RCF Arena ci sono 31 brani che hanno fatto la storia del rock italiano, ma anche alcuni dei suoi ultimi lavori, in una alternanza tra passato e presente guardando al futuro di un artista che in 32 anni di carriera ha saputo innovarsi restando fedele al rock. Ligabue pesca qua e là in 30 anni di musica e parole. Da 'L'odore del sesso' a 'Il sale della Terra', da 'Non è tempo per noi' a 'Piccola Stella senza cielo' passando anche per 'Certi Notti' ed 'Eri Bellissima'. Il finale è da brividi da Questa è la mia vita a Tra palco e realtà. 

Sul palco con Ligabue - a rotazione - anche i musicisti che lo hanno seguito in questa avventura rock, su e giù da un palco, per ben 30 anni: Il Gruppo (Fede Poggipollini – chitarra / Niccolò Bossini – chitarra / Max Cottafavi – chitarra / Luciano Luisi – tastiere / Ivano Zanotti – batteria / Davide Pezzin – basso), i ClanDestino (Max Cottafavi – chitarra / Giò Marani – tastiere / Gianfranco Fornaciari – tastiere / Gigi Cavalli Cocchi – batteria / Mirco Consolini – basso) e La Banda (Fede Poggipollini – chitarra / Mel Previte – chitarra / Luciano Luisi (tastiere) / Robby Pellati – batteria / Antonio Righetti – basso). Dopo l’evento a Campovolo, Ligabue tornerà live a settembre con cinque concerti all’Arena di Verona.

Il forfait di Piero Pelù

"Mi dispiace non essere con te stasera caro Luciano ma nonostante io confonda lo stare sul palco col mestiere dello stunt man oggi il buonsenso mi impone di stare di molto ma di molto calmino. Divertitevi e fate divertire anche per me, alla prossima Omo!": è questo il messaggio di Piero Pelù, che avrebbe dovuto essere tra i super ospiti del grande show a Campovolo. Pelù è reduce da una brutta caduta sul palco a Milano.

"Non farò il direttore artistico"

“Sono affezionato a questo luogo, ma non farò il direttore artistico”, mette in chiaro nel pomeriggio Luciano Ligabue, raccontando come ha vissuto queste ore di vigilia. “Da quando si è iniziato a favoleggiare su questa Arena sento commenti del tipo ‘è l’Arena di Ligabue’. No, non lo è. Ho condiviso però sin da subito il sogno di Maio (Claudio Maioli, ndr) e la mia volontà di aiutarlo in questo progetto, perché condivido il suo sogno, ma ho sempre messo in chiaro che tutto l’aspetto che riguarda le relazioni con altre realtà, come la politica, non mi competono. Io faccio un altro lavoro”.

Ovviamente, prosegue il rocker, “non posso negare che questo è uno spazio a cui tengo un bel po’ - sorride - e sono felice di inaugurarlo questa sera, ma non ho mai pensato di fare nemmeno il Direttore artistico della RCF Arena”. La sua voglia di tornare a calcare un grande palco è invece sotto gli occhi di tutti: “E’ una mancanza difficilmente spiegabile a parole. Quello che mi ha aiutato a sopperire questa cosa è stata la scrittura del libro, un’occasione per rivedere tutto quello che avevo fatto e vissuto prima che il covid impedisse a noi tutti di guardare al futuro. Poter condividere ricordi, srotolando il nastro di questi 62 anni in tempo reale, passo per passo, è stato rigenerante, soprattutto nel momento in cui dovevo stare appunto lontano dal palco”.

I ricordi che sono emersi dalla stesura della sua prima autobiografia ‘Una Storia” (Mondadori)’ hanno portato alla successiva realizzazione del singolo ‘Non cambierei questa vita con nessun’altra’”.

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I prossimi concerti

A ottobre poi l’artista sarà protagonista di quattro concerti nelle principali città europee. Ecco le date: 26 ottobre al Razzmatazz di Barcellona (recupero del 20 maggio), 28 ottobre al Cirque Royal di Bruxelles (recupero del 25 maggio), 30 ottobre al Bataclan di Parigi (recupero del 26 maggio), 31 ottobre al 02 Shepherd’s Bush Empire di Londra ( recupero del 22 maggio).