Reggio Emilia, a 85 anni ha corso una maratona da record

"Sono un dilettante, mangio quello che mi va e nel 2023 torno a Reggio"

Gregorio Sablone vicino al traguardo

Gregorio Sablone vicino al traguardo

Reggio Emilia, 17 dicembre 2022 - Alla Maratona di Reggio ha gareggiato un signore di 85 anni che si è preso su dalla Svizzera, praticamente in tuta, è arrivato in città in treno e si è corso i 42 chilometri 4h19’52’’, tempo reale 2 minuti in meno. Si chiama Gregorio Sablone, originario dell’Abruzzo, in Svizzera per lavoro da quando aveva 19 anni.

"Sì, ma non ho mai tradito l’Italia – ci dice da Zurigo – sono ancora cittadino italiano e forse è stato questo che mi ha vietato di entrare nelle classifiche ufficiali. Sono tesserato in Svizzera, ma come straniero e qui ho corso come ospite".

Ma lei ha fatto un tempo pazzesco.

"Boh, non credo sia un tempo eccezionale, sono passato ai 10.000 sotto l’ora, alla mezza sotto le due ore, il finale è stato duro, ma all’arrivo c’era mio nipote Carlo che abita a Quattro Castella che mi aspettava e quindi ce l’ho messa tutta".

Ha un passato agonistico?

"No, sa come ho iniziato? Quaranta anni fa, per arrotondare, mi sono messo a consegnare giornali, cosa che faccio tuttora. Andavo in bicicletta sul posto, mi facevo un po’ di chilometri a piedi e poi tornavo in bicicletta. Non facevo fatica e così ho pensato di provare a correre. A 52 anni ho corso la maratona di Zurigo in 2h.35’42’’. Sulla mezza non ricordo bene, ma la più veloce deve essere intorno all’ora e 15’".

Lei dice che non sono tempi eccezionali, in realtà sono quasi i record italiani.

"Non so, io sono un dilettante, mi alleno da dilettante e mangio quello che c’è in tavola. Sì, sono 55 chili… ma mica tanto alto. Quest’anno ho corso 79 gare, diverse mezze maratone intorno alle due ore e una pure in 1h.53’, ma questa non conta perché era in discesa".

Però dopo la maratona di Reggio si è rifocillato alla grande, vero?

"Beh, sì, tagliatelle, due bicchieri di lambrusco, una bella fetta di torta di riso e anche un grappino. E al pomeriggio me ne sono tornato in Svizzera in treno".

Ha qualche altra chicca per stupirci?

"Beh due volte sono venuto in Italia in bici, da Zurigo a Reggio e a Udine. La fatica non mi spaventa".

La vedremo l’anno prossimo?

"Sicuramente sì".