Ad Albinea i campioni del tennis in carrozzina

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È stata presentata al Decathlon la seconda edizione dell’Open Nazionale di tennis in carrozzina "Città di Albinea", organizzata con orgoglio dal Circolo tennis della stessa Albinea e patrocinata dal comune locale. L’evento aperto e gratuito per il pubblico durerà dal 17 al 20 novembre e i partecipanti saranno ancora più numerosi e validi rispetto alla scorsa edizione: 32 – ma le iscrizioni sono aperte fino a domenica – tra cui 7 dei primi 10 atleti della classifica Race.

È l’ultima manifestazione del circuito Fit Lab 3.1 prima del Master Finale che si svolgerà a dicembre in quel di Sassuolo tra i primi 8 in classifica. Per provare a qualificarsi al Master arriveranno ad Albinea atleti da tutta Italia e l’organizzatore Luca Braglia è molto orgoglioso, sostenuto anche dal finalista dello scorso anno Bruno Carlucci: "Quest’anno il torneo sarà ancora migliore e date le difficoltà del periodo storico va fatto un ringraziamento particolare agli sponsor".

Sui 4 campi del circolo i tornei saranno tre: singolo, doppio e "consolation" per chi uscirà al primo turno. In un clima di grande orgoglio, la disparità di genere rimane l’unica grande nota negativa. Solo due tra gli iscritti infatti sono donne. Se, insomma, due ragazze di Agrigento ancora in forse non daranno conferma e nessun’altra vorrà partecipare, dovranno scegliere se sfidare gli uomini o non giocare proprio. Carlucci, padrone di casa per l’occasione, visto che è tesserato al Circolo di Albinea, ha fatto emergere un desiderio importantissimo: "Quando 15 anni fa per la prima volta ho spinto la carrozzina e colpito la palla mi si è aperto un mondo e oggi il tennis mi fa stare bene, più persone possibile devono conoscere questo sport. Serve visibilità, bisogna crescere. In 12 anni da iscritto ho visto aggiungersi solo una persona (ad Albinea sono 5 in tutto, ndr) che per di più abita a 130km; anche le carrozzine sportive costano tanto, i patrocini sono vitali e Decathlon che le procura merita un applauso. È un’attività bellissima e per coinvolgere basterebbe ad esempio fare delle piccole esibizioni durante i challenger e i tornei nel nostro paese: alle Atp Finals di Torino lo faranno, anche se non sarà trasmesso in tv"

Tommaso Vezzani