Assalto a Verona con "cuore e cervello"

Riparte il campionato e l’Unahotels ospita la Tezenis degli ex Ramagli e Frosini. Menetti suona la carica: "Ci serve una grande partita"

di Francesco Pioppi

"La parola chiave per preparare al meglio una partita che sarà molto difficile credo sia ‘consistenza’, perché dovremo avere la giusta dose di energia, da coniugare con i miglioramenti tecnici che abbiamo visto in queste settimane. Chiederò quindi ai miei ragazzi di utilizzare ‘cuore e cervello’ come ama dire Arteta (allenatore dell’Arsenal in testa alla Premier League, ndr) in modo da fare una grande partita davanti al nostro pubblico". Dopo un avvio di campionato tra alti e bassi, coach Menetti chiede alla sua Unahotels una prova di sostanza per superare una Tezenis Verona che stasera alle 20,30, proverà a rendere la vita difficile ai biancorossi.

"Quella di Ramagli è una squadra che ha un’ottima organizzazione, ma che allo stesso tempo vive di grandi folate offensive e di ritmo - prosegue Menetti - per questo bisognerà allacciare le cinture e restare ben saldi alla gara, soprattutto quando arriveranno break importanti".

Dopo aver superato Brindisi nella prima gara di campionato, Verona ha poi perso tutte le successive cinque partite dovendo fare i conti con la ‘fuga’ di Wayne Selden, la stella designata della squadra (ora al Manisa, Serie A turca) con cui ha anche avviato un contenzioso di natura legale. Guai però a pensare che possa presentarsi al PalaBigi una squadra arrendevole perché anche nell’ultima gara, persa contro Trento solo dopo un supplementare, ha dato prova di avere a disposizione un nucleo di giocatori importanti come il play Cappelletti (11pt e 4,6 ast in 27’), il cecchino Karvel Anderson (15,2pt col 40% da 3), il neo arrivato Jamarr Sanders e il lungo Taylor Smith (11,7 pt e 7,3 rimbalzi). Seconda in Serie A per rimbalzi offensivi conquistati (13 a gara), Verona è invece ‘misteriosamente’ ultima per numero di rimbalzi difensivi (appena 22). Mentre Reggio, viceversa, è ultima per rimbalzi offensivi catturati (6,7) mentre è sesta in quelli difensivi (26,5). Filosofie ‘opposte’ che si affronteranno in quello che è un tuffo nel passato per l’ex direttore sportivo biancorosso Alessandro Frosini che tornerà al PalaBigi per la prima volta da avversario.

"Servirebbero almeno un paio di libri per descrivere il mio rapporto con Fro - spiega Menetti - un professionista serio e preparato con cui ho condiviso tante belle pagine. L’unico torto - sorride - è stato forse quello di averlo fatto smettere di giocare ma ormai i suoi tendini non ne potevano più".

L’ultimo flash è per il nuovo acquisto Burjanadze: "Avevamo bisogno di un giocatore con queste caratteristiche, la condizione atletica è tutta da fare, ma conta anche la condizione mentale e l’ho visto molto carico e determinato. Per noi sarà importante averlo anche solo in panchina e ringrazio la società. Robertson? Fa parte della squadra al di là dei rumors mentre quello con Fundeburk è un matrimonio che non ha funzionato, ma se salta quello tra Totti e Hilary che doveva durare in eterno…’.