Budget, atleti, allenatore e Tosi Sta per nascere la nuova Reggiana

A metà della prossima settimana il summit in cui saranno prese le decisioni per il futuro. Qualche senatore sarà sacrificato e la rosa verrà ringiovanita. In leggera risalita le quotazioni di Diana

Migration

di Francesco Pioppi

Guardarsi negli occhi, dirsi le cose in faccia e poi ripartire per progettare subito la Reggiana del futuro. È questo l’obbiettivo del summit che gli azionisti granata hanno fissato a metà della prossima settimana, a dieci giorni di distanza dall’amara eliminazione dai playoff. Sul tavolo i temi saranno parecchi, ma ce ne sono tre che avranno la priorità su tutti gli altri e che definiranno il livello di ambizione. Parliamo del budget, del direttore sportivo e dell’allenatore, ma andiamo con ordine. La promessa di impegnarsi economicamente ancora (almeno) per un anno di Romano Amadei costituisce una garanzia di solidità finanziaria, ma è chiaro che - non essendoci più a disposizione gli aiuti arrivati col ‘paracadute’ post retrocessione - le risorse saranno ridotte. C’è chi dice addirittura dimezzate e ci sembra un’esagerazione, ma diciamo che sarà necessario rinunciare all’ingaggio pesante di qualche senatore che sarà sostituito da qualche giovane di talento e prospettiva. E questa potrebbe essere una notizia molto positiva. Tutte scelte che spetteranno al direttore sportivo che - salvo colpi di scena - sarà sempre Doriano Tosi. Il dirigente nativo di Sorbolo in questo periodo dell’anno si mette sempre in discussione e fa autocritica, ma diventa difficile pensare a una creatura di Amadei senza di lui. Oltre alla stima reciproca che corre tra i due, non va dimenticato che i 21 giocatori che saranno ancora sotto contratto sono stati tutti scelti proprio da Tosi e Diana (nella foto). Diventa quindi logico chiedersi: è davvero corretto pretendere una rivoluzione? La risposta per noi è no anche perché parliamo di un gruppo che - parentesi playoff a parte - ha messo insieme una stagione straordinaria. Il fatto che il Modena abbia fatto meglio non significa che la Reggiana abbia fatto male. Anzi. Eppure è un’equazione che tanti tifosi e allenatori del giorno dopo non riescono a fare, forse perché amareggiati dal doloroso epilogo. Ultimo, ma non per importanza, il nodo allenatore. Siamo sicuri che esista un trainer ‘esterno’ che possa entrare in questo gruppo e ottenere di più, dovendo necessariamente ricominciare da capo? Probabilmente - a mente serena - sarà meglio evitare di farsi prendere dalla smania di ribaltare tutto. A volte perseverare non è diabolico: è l’unica strada per la felicità.