Caja: "I miei ragazzi venderanno cara la pelle Queste gare sono il premio per una grande annata"

Partita speciale per l’ex. Cinciarini, lo stesso coach. ha allenato in due distinti. periodi a Milano

"Siamo molto contenti di poter disputare questi playoff, che viviamo come un premio a coronamento di questa grande ed impegnativa annata - dice coach Attilio Caja alla vigilia dell’esordio -. Arriviamo dopo due settimane di lavoro completo, senza turno infrasettimanale, che ci hanno permesso di svolgere un percorso volto a ricaricare per quanto possibile le nostre energie in vista di questo finale di stagione. Sarebbe inutile soffermarsi sulle individualità dell’organico di Milano, completo e profondo in ogni ruolo e con alle spalle un’organizzazione capitanata da un timoniere come coach Messina che è ai vertici non solo in Italia ma anche in Europa. Siamo consapevoli della loro forza, ma sono sicuro che i miei ragazzi venderanno cara la pelle, come hanno sempre fatto, e faranno il massimo per onorare al meglio questi playoff che abbiamo meritatamente conquistato".

Siamo onesti: "‘Venderemo cara la pelle" ci piace molto di più del: "Pensare di vincere la serie con Milano è una bestemmia" pronunciato dallo stesso tecnico appena avuta la certezza dell’accoppiamento con l’Olimpia. Sia chiaro, passare il turno sarà in effetti (quasi) impossibile, ma l’orgoglio che squadra e tecnico hanno sempre dimostrato meritano credito fino all’ultima infinitesima speranza.

La cifra del gruppo sta nel non essere mai domi e poi - come successo in finale di Europe Cup - se di fronte ci si trova un avversario più forte di te, lo si riconosce e gli si stringe la mano. Dopo aver dato tutto. Esattamente quello che farà anche Andrea Cinciarini, grande ex di giornata che con l’Olimpia ha vinto 2 scudetti, 3 Coppe Italia e 4 Supercoppe. Anche Attilio Caja è un ex visto che a Milano ha allenato in due periodi distinti: dal 2002 al 2004 e nella stagione 2007-2008. Tra i suoi assistenti nella prima esperienza figura Trinchieri, mentre tra i protagonisti in campo spiccano i nomi di Sconochini, Mrsic, Warren Kidd e Naumoski. Nomi che ci ricordano quanto fosse alto il livello della pallacanestro italiana in quegli anni se pensate che quella squadra arrivò ‘solo’ quinta in campionato. Lo scudetto andò alla Benetton Treviso di Bulleri, Edney, Garbajosa e Langdon che superò la Fortitudo Bologna. Nostalgia canaglia. Francesco Pioppi