Cambiaghi si vendica e mette Alvini sulla graticola

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Quando nell’estate del 2020 Nicolò Cambiaghi (foto a fianco) arrivò alla Reggiana in prestito dall’Atalanta, il direttore sportivo Doriano Tosi non usò mezzi termini: "Questo ragazzo è un predestinato". La sua avventura in granata però non decollò mai: poco spazio e pochissima considerazione da parte di mister Alvini (foto a destra) che gli concesse solo un po’ di spezzoni, spesso anche fuori ruolo (esterno nel 3-5-2, sigh…) quando le partite erano già decise.

Insomma, pensammo tutti che forse, per una volta, il dirigente di Sorbolo avesse preso un abbaglio anche se questo ‘prillino’ nato nel 2000 in allenamento e nelle prime uscite estive aveva fatto vedere lampi di classe purissima. La ‘vendetta’ però è un piatto che va servito freddo e così venerdì sera Nicolò Cambiaghi si è preso una rivincita che non si dimenticherà mai nella vita. Inserito all’intervallo dal tecnico dell’Empoli Paolo Zanetti (un altro ex) ha impiegato appena 16 secondi per segnare il suo primo gol in Serie A proprio contro la Cremonese di Alvini e poi, qualche minuto più tardi, ha propiziato il raddoppio di Parisi che ha definitivamente mandato al tappetto i lombardi.

Un ko pesantissimo per la Cremonese che rischia di riscrivere il libro dei record al contrario, visto che dopo 13 giornate non ha ancora vinto nemmeno una partita (7 pareggi e 8 sconfitte) ed è sempre più in difficoltà.

Il gol del ‘predestinato’ che in granata non era stato valorizzato potrebbe quindi rappresentare l’epilogo dell’avventura di Alvini sulla panchina della Cremonese che, pur giocando sempre con grande abnegazione, al momento non sembra avere abbastanza qualità per salvarsi.

Francesco Pioppi