"Che accoppiata, quelle vittorie Una favola che non si dimentica"

Mastrangelo: "Quando vedrò giocatori, dirigenti o staff mi torneranno in mente tanti bei momenti"

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La partita del cuore. Quella di domani non è una sfida come le altre per Vincenzo Mastrangelo: il tecnico pugliese ritrova la Conad nella trasferta toscana contro la sua Santa Croce (ore 18) e la mente va alla duplice impresa della passata stagione, quando i giallorossi vinsero – da outsider – prima la Coppa Italia e poi i playoff. Il lieto fine non c’è stato, con l’impossibilità di partecipare alla Superlega e un divorzio che sarebbe in ogni caso arrivato, ma la voglia di ricordare quei momenti prevale sul resto.

Coach, come vive l’avvicinamento al match con la Conad?

"Mi sto sforzando di vivere questo match in modo normale, visto che vogliamo entrare tra le prime 4 per avere il primo turno di Coppa favorevole, ma sono sicuro che quando incrocerò qualche giocatore, staff e dirigenti mi torneranno in mente tanti bei momenti".

A distanza di qualche mese, cosa pensa dell’impresa compiuta lo scorso anno?

"E’ una favola, che resterà viva nella memoria per tanto tempo. Nessuno avrebbe mai pensato potesse capitare: centrare l’accoppiata campionato-coppa è riuscita a pochissime squadre, peraltro tutte costruite per dominare, non certo a una outsider: è un ricordo straordinario, che a Reggio ricorderanno sempre".

Sul finale c’è stato qualche attrito con la società, tant’è che lei poi non è rimasto: se la Superlega fosse stata possibile, avrebbe proseguito il suo matrimonio con la Conad?

"Quello che è successo con la società sono cose nostre, preferisco resti tra noi. No, non sarei rimasto, e di questo non do colpe a nessuno: per la prima volta in carriera sono riuscito a vincere l’A2, dopo due finali perse alla ’bella’, ma sono convinto che un giorno riuscirò ad allenare in Superlega, magari proprio con Santa Croce".

In occasione del match novembrino con Bergamo, c’è stato qualche attrito tra il patron Santini e gli ex Held e Cominetti, difesi poi via social da Garnica, che lo scorso anno era il capitano. Lei che cosa si aspetta per domenica?

"Sarebbe ora che tutti mettessero da parte questi veleni, non fanno altro che offuscare uno splendido ricordo. Dobbiamo essere tutti felici di ritrovarci da avversari: poi ci sarà chi si stringe la mano, altri che si abbracceranno, con l’orgoglio del percorso svolto insieme".

Con lei c’è il libero Morgese.

"Ecco, per lui quella con la Conad sarà una sfida ancora più sentita. E’ un uomo Conad, nato e cresciuto in società: spero che trasformi l’emozione in energia positiva".

Per chiudere, chi vince domani?

"Chi giocherà meglio a pallavolo. Ho visto che la Conad ha avuto qualche problema al centro per via degli infortuni, noi abbiamo un nuovo palleggiatore da qualche settimana e siamo alla ricerca degli automatismi: quando si avviano nuovi progetti, come a Santa Croce o a Reggio quest’anno, nel girone d’andata è normale accusare qualche alto e basso".

Damiano Reverberi