Clamoroso: Rubiera esclusa dal campionato

Durissima sentenza del giudice sportivo che estromette i Vikings dall’A1: ammenda da 10mila euro e 9 punti di penalità per il prossimo anno

Migration

Addio Serie A1. Addio campionato. Addio partite. Finisce nel modo più incredibile la stagione dei Vikings Rubiera. Il giudice sportivo della federpallamano, l’avvocato Riccardo Aquilanti, ieri infatti ha estromesso la società rubierese dal campionato di Serie A1, collocandola d’ufficio all’ultimo posto, ha annullato tutte le gare già disputate, ha inibito ogni altra attività per questa stagione alla squadra esclusa, e ha comminato anche un’ammenda da 10mila euro oltre a 9 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione sportiva che dovrebbe vedere la Pallamano Secchia Rubiera protagonista in Serie A2. A meno che i ricorsi possano portare a qualche sentenza meno dura e pesante.

Una decisione durissima, scaturita dall’episodio che ha visto protagonisti i Vikings sabato sul campo dell’Albatro Siracusa. Dove i dirigenti del club reggiano hanno deciso, al 46’50 del secondo tempo, di uscire dal campo e di non rientrare più, a causa della scivolosità del parquet dovuta alla condensa del terreno di gioco. Già diversi atleti rubieresi avevano rischiato di infortunarsi e, dopo l’ennesimo problema, il dirigente Luca Bartoli ha deciso di fermare tutto malgrado gli arbitri invitassero i giocatori a rientrare sostenendo che persistevano le condizioni per proseguire la partita. Ma i Vikings non ne hanno più voluto sapere. Poi, sabato sera la società ha inviato, via Pec, una comunicazione in cui preannunciava il ricorso. Un ricorso, con richiesta di accesso agli atti, fatto ieri alle 12,16, sempre via Pec, che per la federpallamano è arrivato fuori tempo massimo. Il giudice scrive, nel suo comunicato, che la società Secchia Rubiera non ha dato prova di aver effettuato il pagamento di 500 euro per l’accesso ai servizi di giustizia e che, al contempo, il giudizio sulla praticabilità del campo spetta insindacabilmente agli arbitri. Fine della storia, insomma. Con una sentenza, lo ribadiamo, molto pesante.

Ieri sera, appena giunta la notizia, i dirigenti rubieresi si sono subito riuniti preannunciando il ricorso (c’è tempo fino a domani a mezzogiorno) e contattando un avvocato di Milano, specializzato in diritto sportivo, dal quale si faranno tutelare.

"Non ce l’aspettavamo - hanno spiegato dalla società - perché la situazione era chiara e il campo impraticabile. Solo gli arbitri non l’avevano compreso. Del resto basterebbe vedere le immagini televisive per rendersene conto".