Come l’araba fenice: rinasce l’Arbor

A 60 anni dalla creazione della prima squadra reggiana di pallacanestro femminile, lo stesso club riparte con una formazione di Serie C

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di Cesare Corbelli

Come l’araba fenice. A distanza di sessant’anni esatti dalla nascita della prima squadra di basket femminile reggiana nata sotto l’effigie dell’Arbor, lo stesso sodalizio cittadino riparte con una formazione senior nuova di zecca per disputare il prossimo campionato di Serie C. Correva, infatti, il 1963 e la palla a spicchi in gonnella comparve per la prima volta in territorio reggiano: durò, fra alti e bassi, fino al 1997 quando l’Arbor cedette la sezione della pallacanestro femminile al nascente gruppo dirigenziale del Basket Juvenilia che portò la palla a spicchi femminile reggiana ai massimi livelli nazionali. A distanza di venticinque anni, la società cittadina ha deciso di riprovarci, principalmente, per dare un punto di riferimento e di approdo futuro al sempre crescente gruppo del minibasket. Lo zoccolo duro del team sarà composto dal blocco delle ragazze del Basket Tricolore che, come dichiarato nei giorni scorsi su queste colonne dalla dirigenza biancorossa, si concentrerà sul progetto di integrazione tramite la squadra multietnica maschile, lasciando quindi libere le ragazze di accasarsi altrove. Il mercato dunque è a buon punto e il raduno è ormai alle porte: coach Gianmaria Tagliavini fa il punto della situazione. "Da diversi mesi abbiamo annunciato l’intenzione di mettere in piedi una squadra per la C. Al momento abbiamo incassato l’ok di una decina di giocatrici ma, non ci fermiamo qui. Infatti, siamo in trattativa con almeno altre tre o quattro atlete: vogliamo costruire un roster di quindici elementi per non trovarci con problemi numerici durante la stagione, dovuti a impegni lavorativi, scolastici o infortuni".

Soddisfatto del roster fin qui costruito?

"Le ragazze del Tricolore ci hanno cercato e le abbiamo accolte ben volentieri, in più abbiamo aggiunto la nostra Agnese Carbone, già inserita nello staff di allenatori dell’Arbor, oltre a Giulia Ferretti che approda in Arbor dopo il fratello e il padre come coach. Ringrazio il diesse Stefano Gerosa per il lavoro svolto".

Obiettivi come primo anno? "Non ce ne vogliamo porre: tutto quello che di positivo accadrà, lo prenderemo. In generale, vogliamo disputare una buona stagione e se gli ultimi tasselli ci permetteranno di alzare il tasso tecnico, allora l’obiettivo potranno essere i playoff, questo se la formula prevederà il passaggio di un discreto numero di squadre".

Senza dimenticare il vero obiettivo: far crescere le giovanissime atlete del minibasket.

"Lo scopo principale è dare solidità e struttura al nostro progetto che vuol esser duraturo nel tempo, con le senior di oggi che accoglieranno le nostre mini-atlete domani. Non avendo ancora un settore giovanile, non possiamo inserire giovani in prima squadra. Ma in soli due anni abbiamo raggiunto numeri importanti con il minibasket e penso che fra tre o quattro anni le prime piccole possano già affacciarsi in prima squadra e quindi dare un senso al loro percorso".