"Contro l’Olbia potrei fare uno spezzone..."

Reggiana, Cigarini sogna di tornare in campo: "Ci terrei, prima di Natale e davanti al pubblico granata". Il campionato? "Quest’anno vinciamo noi"

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di Francesco Pioppi

Luca Cigarini riparte dall’affetto. Un sentimento che ieri era tangibile nella sede di Transcoop, sponsor della Reggiana che ha messo il proprio logo sul retro della maglia e ha accolto tutti nella sede di via Danubio, dove a fare gli onori di casa sono stati il presidente Massimo Parmiggiani e il direttore Luca Genitoni, entrambi grandi tifosi granata. ‘Ciga’ è sembrato in formissima, spigliato e ironico davanti ai microfoni e al fianco del direttore generale Vittorio Cattani, autore di un apprezzato intervento sul vero significato di ‘passione’: "Un termine che fonde assieme sofferenza ed entusiasmo" caratteristiche tipiche della storia del club.

Cigarini, innanzitutto come sta?

"Bene, non ho dolore, ce n’è stato un po’ all’inizio e poi soprattutto dopo tre o quattro giorni dall’infortunio, intendo per la partita di ritorno con la Feralpi Salò: quello è stato davvero un duro colpo, ma ormai è passato".

Ha mai pensato di lasciare?

"Io no, magari chiedete a quel signore là (Goretti, presente in conferenza stampa, ndr), dopo l’intervento al crociato destro, che è l’artefice del rinnovo… A parte gli scherzi è una cosa che volevamo entrambi e c’è voluto poco a trovare un accordo".

La Reggiana all’inizio ha fatto un po’ fatica, poi è arrivato il ko col Fiorenzuola: in quei giorni era preoccupato?

"Preoccupato no, ma è normale che quando si cambiano alcuni giocatori ci siano dei meccanismi da rodare. Ci vuole più tempo per amalgamarsi, per conoscere i nuovi arrivi… A Fiorenzuola è arrivata una brutta batosta, ma credo sia stata affrontata nel momento giusto e adesso il puzzle sta venendo bene".

Lo sa che i tifosi l’aspettano e soprattutto pensano che con il suo rientro ogni problema sarà superato… Una bella responsabilità.

"Ci sono abituato, mi piacciono le responsabilità, sapete che non mi tiro mai indietro".

A livello percentuale qual è adesso il suo grado di forma fisica?

"Io anche se sono al 10% voglio giocare e questo è un problema (sorride, ndr). A parte gli scherzi, mi manca certamente il ritmo partita, ma speriamo di fare bene sabato contro l’Olbia perché se le cose vanno nel verso giusto magari potrei fare qualcosina…".

Intende giocare?

"Sì, magari fare un piccolo spezzone: ci terrei a livello mentale a tornare prima delle feste di Natale e poi davanti al nostro pubblico".

Facciamo un attimo una panoramica sul campionato: guardano tutti ai risultati di Cesena e Virtus Entella, ma questo Gubbio non molla e ha giocatori importanti per la categoria. Come vede questa lotta?

"È un campionato con tante buone squadre, magari di più rispetto all’anno scorso, però quest’anno lo vinciamo noi, c’è poco da aggiungere".

Lo dice con grande convinzione…

"Lo dico perché miglioriamo di partita in partita e perché orami sono circa due mesi che facciamo prestazioni importanti. E vi dico di più: non abbiamo ancora visto la versione migliore".

Quella con lui in campo, of course.