Bella prima giornata dei campionati italiani d’atletica leggera Csi in corso a Castelnovo Monti, iniziata con la cerimonia inaugurale alla presenza di due numeri uno: il presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano, Vittorio Bosio, e il sindaco del capoluogo dell’Appennino Reggiano, Enrico Bini, presente anche la consigliera comunale e provinciale, Erica Spadaccini. Classica e tradizionale come alle Olimpiadi, l’accensione del braciere che ha dato il via a questa 24ª edizione dei giochi. Poi sono iniziate le gare con 193 titoli messi in palio nelle varie specialità. E sui 60 metri piani ragazze c’erano al via ben 117 atlete.
Reggio è partita subito alla grande, con la vittoria e record dei campionati da parte di Sofia Ferrari della Pol. Arena che corre i 2000 cadette in 6’44’’05. La Ferrari è figlia d’arte, visto che la mamma è la maratoneta Ilaria Aicardi e il nonno il giavellottista azzurro Riccardo Aicardi. Poi Emma Venturi (Pol. Arena) vince il salto in lungo esordienti con m 4,27, imitata da Davide Rondanini (Atl. Cast. Monti) che si impone tra gli allievi con m 6,53. Viola Canovi con la maglia dell’Atletica Reggio strapazza gli 80 cadette, vincendo con un ottimo 10’’04; Veronica Castellani (Folgore) è prima nel giavellotto senior con m 29,81.
Ma gli applausi più scroscianti li ha ricevuti Marialuisa Spinetta, la nonnina di casa dell’Atletica Castelnovo Monti che a 85 anni ha corso i 100 piani in 33’’59. Capelli d’argento e passo rapido… ha vinto facile, perché nella sua categoria era da sola, ma il messaggio di vitalità e di dedizione che ha lanciato ai tanti giovani presenti sotto la Pietra di Bismantova di dantesca memoria è stato davvero eccezionale.
Le gare proseguono oggi, dalla mattina alla sera con una breve interruzione per la pausa pranzo. Domani sarà celebrata la Santa Messa dall’assistente ecclesiastico nazionale del CSI, don Alessio Albertini, come da tradizione sportiva Ciessina all’interno dell’impianto di gara. Tutte le gare sono trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube del CSI.
c.l.