Crawford e Thompson esaltano la Unahotels

I due americani protagonisti del blitz a Napoli: erano i giocatori meno attesi ma più ‘sperati’ alla vigilia e hanno risposto alla grande

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GEVI NAPOLI BASKET

82

REGGIO EMILIA

85

GEVI NAPOLI BASKET Uglietti 8, Rich 16, McDuffie 13, Parks 15, Gudaitis 7; Zerini 9, Vitali 4, Velicka 6, Lombardi 6, Marini. N.e.:Sinagra, Toté . All.: Buscaglia.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Cinciarini 3, Larson 3, Strautins 16, Johnson 16, Hopkins 19; Crawford 13, Thompson 15, Baldi Rossi 8. N.e.: Colombo, Carta All.: Caja.

Arbitri: Mazzoni, Di Francesco, Capotorto.

Parziali: 20-23, 34-43; 59-65

Note: Prog.: 5’ 8-10; 15’ 23-39; 25’ 65-44; 35’ 74-80. Max vant. Reg 18 (23-41) Nap 2 (2-0)

di Francesco Pioppi

Finisce con il tiro di Jason Rich che poteva dare il supplementare a Napoli che va ad incastrarsi tra ferro e tabellone e con i ragazzi di coach Caja che festeggiano a centrocampo.

Meglio di così, non poteva proprio andare perché la Unahotels risale in Emilia con due punti meritati e pesantissimi, al termine di quella che assomiglia molto alla vittoria più importante di questo campionato. E lo diciamo al di là della classifica, che dice che i biancorossi sono al settimo posto, ma con la consapevolezza di chi ha avuto la sensazione che si sia aggiunto un altro tassello fondamentale alla (già ottima…) chimica di squadra.

Questo perché Crawford ha trascinato i compagni quando Cinciarini era seduto in panchina, segnando 8 punti in faccia a tutto il PalaBarbuto, mentre Thompson ha tirato fuori il meglio sotto pressione, sfoderando una prestazione da giocatore vero, di carisma e temperamento: due ‘munizioni’ inattese dell’arsenale. La sua tripla e il successivo canestro di Hopkins a 2 minuti e 12 secondi dalla fine (76-85) sono stati i flash decisivi per uscire dall’infero partenopeo e guardare il paradiso, poi la squadra si è piegata sulle gambe e ha difeso al meglio il fortino. I due americani erano forse i giocatori meno attesi ma più ‘sperati’ alla vigilia e hanno risposto alla grande. Questo senza nulla togliere a un collettivo che ha comunque interpretato al meglio la gara, facendo vedere anche un basket di alto livello: tecnico, intenso, a tratti persino spettacolare. La Gevi ci ha provato in tutti i modi, ma la Unahotels ha sempre riposto colpo su colpo con le idee chiare e la forza dei nervi. Caratteristiche tipiche delle grandi squadre. Non un dettaglio di poco conto. E va sottolineato perché ormai ci si sta abituando persino all’assenza di Candi, Diouf e del top scorer Olisevicius e onestamente: chi l’avrebbe mai detto? Organizzazione, coach e squadra meritano applausi a scena aperta. E un sostegno ancora maggiore di quello che vediamo a intermittenza alla Unipol Arena. È il momento di compattarsi e guardare in alto.