Cuore Unahotels, a un passo dal colpaccio

Gara 1 dei quarti playoff, un clamoroso parziale di 18-0 rimette in partita i biancorossi, poi un fallo ingenuo fa respirare MIlano

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MILANO

91

REGGIO EMILIA

82

ARMANI EXCHANGE MILANO Rodriguez 11 (12, 36), Shields 20 (47, 44), Datome 13 (11, 27), Bentil 18 (44, 34), Hines 7 (22, 11); Hall 11 (14, 22), Ricci 5 (11, 14), Daniels (02, 01), Biligha 6 (33), Baldasso (01 da 3). N.e.: Alviti, Erba. All.: Messina

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Cinciarini 17 (35, 36), Larson 5 (11, 12), Strautins 8 (04, 26), Johnson 11 (510, 04), Hopkins 5 (15); Crawford 9 (33, 01), Thompson 21 (33, 45), Baldi Rossi 6 (22). N.e.: Colombo, Soliani. All.: Caja.

ARBITRI: Paternicò, Vicino, Quarta.

Parziali: 24-18, 51-40; 80-62

Note Tl.: Mil 912 Reg 1619, Rimb.: Mil 25 (Bentil 7), Reg (Baldi Rossi e Cinciarini 6), Ass.: Mil 22 (Rodriguez e Hall 6), Reg 18 (Cinciarini 10). Prog.: 5’ 12-10; 15’ 41-31; 25’ 71-54; 35’ 84-76. Max vant. Mil 24 (80-56) Reg 1 (3-4).

di Francesco Pioppi

A volte si vince e altre si impara, così recita il proverbio, ma questa squadra può insegnare davvero a tutti il significato di ‘non mollare mai’.

Ieri sera, nella prima gara dei quarti di finale playoff, la Pallacanestro Reggiana è stata costretta ad arrendersi perché l’Olimpia Milano ha messo insieme tre quarti di un’altra categoria, altrimenti avrebbe rischiato davvero grosso.

Pensate che dopo 24 minuti di gioco l’Armani aveva 1213 da 2 (92,3%) e 1220 da 3 (60%) e veleggiava serenamente a +19 (67-48).

Sembrava un massacro annunciato, perpetrato soprattutto grazie alla classe infinita del Chacho Rodriguez che - nonostante i 36 anni in arrivo a giugno - quando ha la possibilità di affrontare il match senza troppe fatiche sulle gambe è ancora il Roberto Baggio dei playmaker.

Per chi ama il basket, poterlo osservare da vicino vale da solo il prezzo del biglietto.

Con l’orgoglio che appartiene a questo gruppo però, Cinciarini - un altro quasi 36enne - e i suoi compagni hanno avuto la forza di restare sul pezzo anche nel momento di maggiore difficoltà (80-56 al 29’) e di confezionare un clamoroso parziale di 18-0 con cui rimettere in piedi la sfida, riuscendo così ad essere a -4 (86-82) a soli 2 minuti dalla fine.

Una roba che era impossibile da pensare anche solo qualche attimo prima, ma non sei ti chiami Unahotels.

A questo punto però un ingenuo fallo in attacco di Strautins e 5 punti griffati Shields e Datome hanno spedito i titoli di coda sull’incontro, rendendo vano - purtroppo - lo sforzo prodotto per la clamorosa rimonta.

I biancorossi escono comunque a testa altissima nonostante la sconfitta.

Adesso non resta che resettare, riposare il più possibile e ripartire.

Non c’è tempo per piangersi addosso o per avere troppi rimpianti, perché domani sera alle 20,45 si torna in campo per gara 2.

Nervi saldi e testa piegata sul manubrio: con un cuore così, uno ‘sgambetto’ si può fare anche alla grande Milano.