Da Reggio in Panda a Tbilisi, è la sfida del Mongol Rally

Oltre 12mila chilometri, nessuna assistenza e l’obiettivo di raccogliere fondi per il Mire

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Il Team The Recyclers partirà da Reggio, destinazione Tbilisi (Georgia), per il Mongol Rally 2022, la gara più pazza (e benefica) del mondo. Il team reggiano parteciperà con una Fiat Panda4X4, rigorosamente vintage, e percorrerà oltre 12mila chilometri, andata e ritorno da Tbilisi. L’ambizioso obiettivo non è solo quello di compiere un’avventura, ma soprattutto raccogliere fondi per contribuire al progetto del Mire Maternità Infanzia Reggio.

Tanta passione per i motori e per i viaggi, ma soprattutto la voglia di aiutare il prossimo: sono le caratteristiche per partecipare. Paolo Carpi e Enrico Dessì hanno colto la sfida e questa estate con un mezzo donato da Iren, a bordo della loro Panda 4X4 ultradecennale, attraverseranno Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia, Grecia per poi far ritorno in Italia.

The Adventurists è l’ente ufficiale organizzatore e nasce con lo scopo di conciliare l’avventura con raccogliere fondi per associazioni benefiche. In questa edizione i fondi raccolti andranno devoluti alla Ong “D.E.C.”(Disasters Emergency Committee che riunisce i 15 enti di beneficienza più importanti in tempi di crisi all’estero) che si adopera per aiutare profughi ucraini e popolazioni vicine coinvolte.

Ogni equipaggio è chiamato inoltre a portare l’attenzione a necessità locali scegliendo un ente benefico del proprio territorio, nel caso del team reggiano il ricavato sarà devoluto all’associazione Curare Onlus.

Il Mongol Rally è una manifestazione automobilistica di beneficenza non competitiva. La prima edizione si svolse nel 2004, da allora ha più che decuplicato i partecipanti. Nel 2022 la crisi in Ucraina e il conflitto hanno costretto a rivedere il percorso, fissando il punto d’arrivo a Tbilisi in Georgia per il 6 agosto con partenza da Praga il 17 luglio.

Le regole ufficiali sono poche e semplici. Possono partecipare solo veicoli con cilindrata di 1.000-1.200 cc. (125 cc per i motocicli) e che abbiano più di 10 anni di età. Non c’è assistenza tecnica, organizzativa o medica, si è soli con gli imprevisti. Esiste solo un punto di partenza e uno d’arrivo, ma si possono fare i più svariati percorsi. E’ necessario raccogliere almeno 500 sterline da devolvere in beneficienza all’appello lanciato per l’accoglienza dei rifugiati.

"Il Mongol Rally si è consolidato nel tempo come un evento solidale imperdibile per gli amanti dell’avventura - sottolinea Paolo Carpi -. Siamo molto orgogliosi di partecipare con un nostro team: questo lungo viaggio consentirà di unire l’entusiasmo per un’esperienza che ha il sapore di avventura con l’impegno di sostenere un progetto a noi molto caro". Tramite social media e una piattaforma online dedicata, il gruppo racconterà tutte le tappe del Rally.

"Partecipiamo come città a questa “avventura” perché si tratta anche di una avventura di solidarietà – dice Daniele Marchi, assessore al Welfare - Pace e cura sono i messaggi che affidiamo ai nostri piloti".